L’ingresso di don Giuseppe Di Luca
Domenica alle 18.30 la Messa al Cuore Immacolato con il vescovo
Dopo la presentazione di don Giuseppe Bodrati alla comunità di Valenza, adesso tocca a don Giuseppe Di Luca fare il suo ingresso nelle parrocchie di San Pio V e Cuore Immacolato di Alessandria. L’appuntamento è fissato per domenica 24 novembre alle ore 18.30, con la celebrazione eucaristica presieduta dal nostro vescovo, preceduta da un breve saluto alla comunità di San Pio V alle ore 18. Tra i preparativi per accogliere il nuovo parroco e la voglia di ripartire con le attività, c’è qualcuno che non è ancora convinto degli spostamenti. Chiediamo a don Giuseppe di fare il punto della situazione.
Don Giuseppe, prime sensazioni dopo lo spostamento?
«Devo dire che non ho assolutamente trovato dell’astio nei miei confronti. Certo, le mie nuove comunità si troveranno ad avere a che fare con un parroco diverso. Ci sono tanti punti di vista, ma c’è anche chi vuole andare avanti e cominciare questo nuovo percorso. Diciamo che Alessandria città non ha mai visto così pochi preti, mentre nei paesi invece già da anni si vive questa precarietà. Dobbiamo solo entrare in quest’ottica…».
Come si svolgerà il suo ingresso di domenica prossima?
«Ci sarà prima una breve presentazione a San Pio V alle ore 18. Poi ci spostiamo al Cuore Immacolato per la celebrazione delle 18.30, con il vescovo. Al termine ci sarà un rinfresco in oratorio».
Ha già conosciuto i suoi nuovi parrocchiani?
«Sì, ho già avuto modo di conoscerli. Una delle questioni da affrontare sarà la gestione dei locali, che sono tanti, e delle diverse attività. Sono fiducioso che ciò avverrà nel migliore dei modi».
Cosa dice a chi ancora non è convinto di questi spostamenti?
«In una riunione fatta qualche settimana fa ho fatto presente che non siamo un’azienda, ma siamo la Chiesa, guidati dallo Spirito Santo. Abbiamo altri obiettivi, siamo qualcosa di diverso: su questo aspetto lavoreremo insieme».
Un saluto ai suoi ex parrocchiani?
«Lascio delle comunità preparate e pronte ad andare avanti. Sicuramente rimane il segno di questi anni, e delle relazioni che ho tessuto. Ho sempre cercato di seguire le mie comunità come se me ne dovessi andare via il giorno dopo. Per questo sono convinto che proseguiranno nel loro cammino».
Alessandro Venticinque