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Nuovo amministratore delegato di Amag Mobilità

Gruppo Amag

Il cda di Amag Mobilità ha nominato il nuovo amministratore delegato della società. Si tratta di Valentina Astori (nella foto), 51 anni, ingegnere civile. Già dirigente del Gruppo, arriva e con lunga esperienza alla guida di aziende di trasporto come Sab Bergamo, Sadem Torino e Savda Aosta. Astori, che sostituisce Luca Del Barba, dimessosi il 1° gennaio, è già al lavoro e nei giorni scorsi ha incontrato per i saluti di rito i rappresentanti dell’amministrazione comunale e i vertici del Gruppo Amag.

Il cambio avviene in un momento estremamente complesso per le società che gestiscono i servizi di mobilità, caratterizzato da alcuni temi che oggi orientano la programmazione, come la lenta ripresa post Covid; le turbative legate alle tensioni inflattive ripartite negli ultimi mesi con particolare intensità; la transizione energetica volta a superare gradualmente i carburanti fossili orientandosi verso le motorizzazioni sostenibili.

Oltre a ciò, nel caso specifico di Amag Mobilità, va evidenziato come i contratti di servizio con l’Agenzia per la Mobilità piemontese e con il Comune, sono attualmente in regime di proroga e frenano un piano di investimento e innovazione a medio-lungo termine. Queste le prime parole di Astori: «Ho già potuto constatare il buon lavoro fin qui svolto da Amag Mobilità con il sostegno del Socio Star Mobility; purtroppo l’emergenza Covid ha inciso in maniera pesante ma ora bisogna ripartire mettendo al centro la mobilità delle persone. Per farlo intendiamo dare nuovo impulso al processo di transizione energetica che vedrà nei prossimi 2/3 anni la sostituzione di quasi tutti gli autobus urbani attualmente utilizzati per il servizio, prevedendo l’impiego di automezzi elettrici e a basse emissioni, ad esempio a metano, che rispettino l’ambiente. I primi sei autobus sono già contrattualizzati e previsti in consegna entro la fine di marzo, in contemporanea con ulteriori due scuolabus. Parallelamente occorre intervenire per rivalutare i trasferimenti pubblici dedicati al territorio alessandrino nel suo insieme, che oggi non appaiono in linea con il resto del Piemonte; una volta concretizzatosi, questo passaggio consentirà di programmare la gestione del servizio in maniera più rispondente alle esigenze del territorio».

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