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Grigi, il calcio giocato sempre in secondo piano

Dopo la “scazzottata” negli uffici dell’Alessandria Calcio

La speranza che, con l’inizio del campionato, l’attenzione in casa Alessandria potesse finalmente spostarsi sul campo di gioco, è destinata purtroppo a restare tale. I fatti gravissimi avvenuti in sede nella tarda mattinata di martedì – con la “scazzottata”, vera o presunta, che ha visto coinvolti il ds (ex?) Quistelli e il market maker Stojkovic – relegano infatti il resto in secondo piano.

Al di là degli accertamenti delle autorità competenti, restano da un lato le parole del presidente Benedetto: «Visti i comportamenti e gli atteggiamenti aggressivi e anche intimidatori del sig. Quistelli e le molteplici segnalazioni di tale condotta non conforme alla mansione ricoperta dallo stesso e la situazione di pericolo sociale, davanti a testimoni gli ho chiesto le immediate dimissioni. Non essendo le stesse pervenute, siamo stati costretti a sospenderlo in via cautelativa».

Con la puntualizzazione che «eventuali screzi tra Quistelli e Stojkovic non sono da ricondursi all’Alessandria Calcio». Dall’altro, la risposta di Quistelli, che è dovuto ricorrere alla cure del Pronto soccorso in seguito ai colpi ricevuti al volto e allo stomaco e che parla di una ricostruzione completamente falsa («Questa mattina sono stato convocato in sede da Benedetto e nel suo ufficio c’erano un procuratore e il market maker Stojkovic. Mi è stato detto di rassegnare le dimissioni senza alcuna motivazione e al mio rifiuto, a cui ho aggiunto la disponibilità a un eventuale accordo per la rescissione, sono stato aggredito»).

Dichiarandosi pronto a sporgere denuncia e a dare mondato ai legali per tutelare la propria immagine. Insomma, non solo un episodio che va a macchiare la storia di una società come quella grigia. Ma un “giallo” che complica una situazione in cui, solo nella giornata di lunedì – dopo «la rimozione da ogni tipo di incarico del dott. Rinaldo Zerbo» (con un comunicato dalle parole pesanti seguito da repliche altrettanto piccate) – era arrivata l’ufficializzazione della nomina come nuovo club manager (con il compito di fare da raccordo tra proprietà, squadre e segreteria sportiva) di Marco Pogliani. Senza dimenticare la ritrovata intesa (?) di Benedetto con Alain Pedretti, che ha annunciato la presenza per la gara interna con il Lumezzane: si è davvero molto, troppo lontani dall’auspicio di Mister Fiorin e di capitan Ciancio di potersi concentrare solo sul campo.

Perché sembrerà quasi incredibile, ma il torneo è cominciato e, dopo il ko subito domenica in casa per mano del Padova (una sconfitta a dire il vero immeritata, per il modo in cui è avvenuta e se confrontiamo rosa e obiettivi delle compagini in campo) e la trasferta di ieri nella tana dell’Arzignano Valchiampo di mister Bianchini (e di cui, quando chiudiamo il giornale per andare in stampa, non conosciamo il risultato), domenica (ore 14) si tornerà al Moccagatta. Avversario il Lumezzane di mister Franzini, con un ruolino – al netto del turno infrasettimanale contro il Fiorenzuola – fatto di un successo in casa (con la Pergolettese) e due ko esterni (con Pro Vercelli e Vicenza).

Marina Feola

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