Matteo Buratto, 30 anni, allenatore e dirigente della nuova squadra di calcio a cinque di Alessandria, racconta il progetto e le s de future.
Buratto, come si chiama la sua squadra?
Si chiama “Lisòndria” e il nostro hashtag è #isognisognisonocontagiosi.
Perché Lisòndria?
Per sottolineare la nostra appartenenza alla città di Alessandria. Abbiamo per- ciò scelto un nome che in qualche modo la rievochi.
Quali sono i colori della squadra?
Sia per il logo che per le divise abbiamo scelto il rosso e il blu, ma quando giochiamo in casa utilizziamo divise grigie per richiamare l’Alessandria calcio.
Come è nato il progetto?
L’idea è nata da un paio di ragazzi che giocavano a calcio a cinque e avevano il desiderio di divulgare questa disciplina in Alessandria perché ancora poco conosciuta.
E poi…
Poi ci siamo iscritti al campionato di serie D e abbiamo cercato di coinvolgere altri ragazzi. Con un po’ di fatica iniziale… ma alla ne ce l’abbiamo fatta. Non abbiamo molta disponibilità economica ma ci mettiamo tutti all’opera per la nostra passione.
Età media dei calciatori?
Sono tutti giovani… il più “anziano” ha 34 anni.
Sono tutti alessandrini?
Non tutti. Alcuni sono di Alessandria, altri di Asti e paesi limitro .
Quante volte si allenano?
Gli allenamenti si svolgono due volte la settimana, il mercoledì e il venerdì, mentre il lunedì ci si incontra per le partite. L’anno scorso si allenavano al campo comunale di Quattordio perché era più comodo per tutti. Per la prossima stagione non è stato ancora deciso nulla.
In quale categoria siete?
Attualmente siamo in C2. Siamo passati di categoria grazie alla nale di coppa Piemonte che abbiamo giocato a Carmagnola lo scorso 4 giugno.
Differenze tra il calcio a cinque e il calcio classico? Sono due discipline completamente diverse anche se sembrano simili. Sarebbe un po’ come paragonare il ping-pong al tennis. Nel calcio a cinque ci sono quattro giocatori più il portiere.
Lei di che cosa si occupa all’interno della squadra? Mi occupo di preparare tutto ciò che serve per gli allenamenti, dall’iscrizione ai campionati. Cerco gli sponsor, curo la pianificazione degli eventi e gestisco le relazioni con la stampa.
Da chi è composto l’organigramma? Il Consiglio è composto da presidente, vicepre- sidente, due consiglieri interni e in ne due ester- ni, che non fanno parte dell’organigramma.
Progetti per il futuro? Vogliamo coinvolgere i giovani nati dal 2001 al 2003, che vorrebbero imparare la disciplina del calcio a cinque. Questo è un progetto che ci sta mol- to a cuore… ci crediamo davvero!
Veronica Privitera