Sulla pagina Facebook della Pastorale Giovanile e Vocazionale della nostra diocesi (facebook.com/pgAlessandria) ho trovato un articolo che lancia l’uscita di un libro, la cui prefazione è scritta da Papa Francesco, che ad un certo punto dice: “Desidero una Chiesa che sappia inserirsi
nelle conversazioni degli uomini, che sappia dialogare”.
È la Chiesa di Emmaus, in cui il Signore ‘intervista’ i discepoli che camminano scoraggiati.
Per me l’intervista è parte di questa conversazione della Chiesa con gli uomini d’oggi.”
Il mio pensiero è subito andato al nostro direttore, sempre pronto ad usare l’intervista come strumento per raccontare una storia e sempre attento ad entrare in empatia con l’intervistato.
È proprio ciò che intende dire Francesco quando parla di intervista come parte della conversazione del mondo d’oggi. Intervistando una persona
non solo si ascolta la sua storia, è anche possibili guardare il suo volto e il suo corpo reagire al ricordo di ciò che ha vissuto, rivivendo quel
momento insieme a lui. In questo modo è possibile comprendere a fondo la storia e il suo protagonista, un’intervista che diventa comunione, così come le domande di Gesù ai discepoli di Emmaus diventano lo spezzare il pane insieme. Una modalità da “Chiesa in uscita”, mentre molti si ostinano a desiderare una Chiesa al di fuori della storia.
Un giorno forse finiranno gli intervistati, ma non finirà la curiosità dell’amare.
Enzo Governale