Da Wilson a Castelferro

Da L’Ordine n° 36 del 7/9/1917, noto tra -Punti e ..spunti- che il Presidente Wilson “L’ultimo venuto nell’arena ha risposto per primo alla nota pacifica del Papa” i cui giudizi furono, in tempi non lontani, indicati come i capisaldi della sua pacifica proposta, come ad esempio “lo scopo di questa guerra è di liberare i popoli liberi del mondo dalla minaccia e dall’attuale potere di una vasta organizzazione militare” e ancora “si tolga ogni ostacolo alle vie di comunicazione dei popoli con la vera libertà e comunanza dei mari” nonché “nessuna pace può riposare sicura su limitazioni economiche intese ad avvantaggiare alcune nazioni….la pace dovrebbe fondersi sul diritto dei popoli alla libertà alla sicurezza e all’autonomia….”. Sotto il titolo -Meno Sicumera- , dopo un periodo di Ruggero Bacone “poca scienza allontana dalla religione; molta scienza conduce alla religione”, vengono confutate in un lungo articolo vari assunti dell’Idea Nuova, a firma di Aracco Teresa, una convertita -dal culto della religione a quello della ragione…dal Vangelo Cristiano al vangelo socialista-, “sulla evoluzione della sua psiche religiosa la rimettiamo ai popolari di Castelferro dove fu insegnante a quei tempi e contestiamo la sua ignoranza quando afferma che: -all’attuazione del vangelo socialista consacrai tutta l’energia del cuore ardente facendo il bene, non più per amore di Dio e per meschino desiderio di eterna beatitudine, ma per naturale impulso dell’animo che anela all’elevamento morale e materiale della più umile e sfruttata classe sociale-. In proposito ci si limita a citare le opere di Don Bosco e del Cottolengo che a Torino fanno carità in modo ben diverso da quello operato dai devoti del vangelo socialista, e si evidenzia che le poche cose buone contenute nel programma degli aderenti a tale vangelo sono desunte dal vivaio vastissimo e sempre fecondo del Vangelo Cristiano”.

Carlo Re