Federico Pieri, classe 1993, scopre la radio all’età di 6 anni dopo aver ricevuto in regalo un piccolo ricevitore Fm. Approda nel 2010 a RadioVoceSpazio, e dopo tre anni di attività nella radio di don Ivo Piccinini diventa direttore artistico e responsabile tecnico.
Nel suo campo specifico, che cosa vuol dire raccontare la realtà?
A livello radiofonico riportare la realtà significa trattare le notizie con oggettività e rapidità. Raccontare la realtà significa anche dover smentire o rettificare le notizie spesso parziali di eventi in corso. Il nostro format radiofonico non prevede una redazione giornalistica interna che ci permette di elaborare le notizie. Facciamo quindi affidamento agli organi d’informazione nazionale e alle istituzioni, cercando di non alterare secondo il nostro punto di vista.
Basta la realtà che leggiamo, vediamo e ascoltiamo tutti i giorni, o c’è di più?
La realtà può bastare nel mondo radiofonico. La radio lancia la notizia dando uno spunto all’ascoltatore, che poi decide se approfondire la notizia o meno.
C’è una sola verità o più verità?
La verità esiste quando la notizia è oggettiva e inconfutabile. Quando invece è possibile paragonare i vari punti di vista, la verità diventa un opinione personale. È importante che il punto di vista di chi gestisce i confronti e i dibattiti non condizioni la notizia stessa.
Che cosa fa quando devi comunicare qualcosa che ti trova in disaccordo?
Non comunicare significa in qualche modo disinformare. Da un lato cerchiamo di tenere inalterato il flusso continuo di notizie, dall’altro omettiamo volontariamente le “non notizie” che riteniamo povere di vera informazione.
Esiste un antidoto alla “fake news”? Se sì, quale?
È difficile produrre un antidoto per le “fake news”. Sarebbe più semplice un “vaccino” che permetta al lettore di analizzare fonti e concetti con occhio critico. Questo potrebbe bastare per eliminare le notizie false.
Alessandro Venticinque