Il consiglio comunale dovrà mettere in atto un regolamento per garantire la funzionalità dell’impianto di energia elettrica nell’ex mulino di Bosco Marengo, sul canale irriguo di San Pio V in modo da evitare rischi di piene. Quando l’impianto entrerà in funzione, la derivazione funzionerà anche d’inverno, per far arrivare l’acqua al mulino e produrre energia elettrica. “Servono ulteriori garanzie – commentano i cittadini – per scongiurare ulteriori rischi e stabilire le competenze. Se il movimento dell’acqua è utile alla ditta per produrre energia e incassare gli incentivi, non è giusto
che la manutenzione e la pulizia del canale siano interamente a carico del Comune, che sarebbe responsabile in caso di danni alluvionali”. Il vecchio mulino non è una nuova centrale, ma un piccolo impianto in abbandono da recuperare. “La concessione di derivazione è da tempo in fase di ridefinizione in Provincia e la situazione delle portate estive è già critica – avverte il rappresentante dell’Ente Piero Mandarino – una maggiore captazione rischierebbe di compromettere il rispetto del deflusso minimo vitale, che la derivazione deve rilasciare a valle dello sbarramento”.
Daniela Terragni