Inizio con una confi denza shock: Sanremo mi piace molto. Lo dico sapendo di non incontrare la comprensione di tutti, ma non posso negarlo. Mi piace perché tra mille parole d’amore puoi pescare le tue. Forse non saranno tutte sul podio, ma sono certo che anche voi avrete trovato le vostre. Il primo ad avermi colpito è senz’altro Ron (Almeno pensami), un amore lontano, forse impossibile, da tenere legato a se. “Almeno pensami, senza pensarci pensami, se vai lontano scrivimi, anche senza mani scrivimi”. Sul mio personale podio c’è sicuramente Max Gazzé (La leggenda di Cristalda e Pizzomunno) “Io ti aspetterò, fosse anche per cent’anni aspetterò” l’emblema di quell’amore fedele e romantico che si nasconde in ciascuno di noi. Pronto ad attendere cent’anni pur di rivedere l’amata anche per un solo giorno. Poi la forza sconvolgente dell’amore che canta Annalisa (Il mondo prima di te), tutto racchiuso nel ritornello “Com’era il mondo prima di te” perché l’amore arriva e cambia tutto, i nostri occhi iniziano a vedere il mondo in modo diverso e non un altro mondo. Al primo posto ci sono Diodato e Roy Paci (Adesso) che cantano “E dici che troveremo prima o poi il coraggio, di vivere tutto per davvero, senza rincorrere un altro miraggio, capire che adesso è tutto ciò che avremo”. In questa canzone l’essenza di un amore: il coraggio di restare nonostante le difficoltà nella verità di noi stessi, pronti a fidarsi per donarsi totalmente e a vivere la vita in ogni momento, ogni momento.
Enzo Governale