Dopo il pareggio casalingo dell’Alessandria contro la Giana, avevamo già concluso che questa squadra, pur dotata di notevoli potenzialità, aveva il dovere di fare di più: probabilmente pensavamo che anche contro la Carrarese avremmo assistito ad un pareggio o, al limite, ad una vittoria di misura soffrendo sul campo ma poi, bellezza del calcio in cui le prestazioni degli uomini e l’imprevedibilità del campo sovvertono i pronostici e le previsioni anche dei più sagaci e sapienti intenditori, le cose sono andate in modo ben diverso. L’Alessandria ha calato la prima cinquina della stagione senza subire neppure un goal e ha affossato la Carrarese con il maggior scarto, rispetto all’avversaria, che si sia fino a ora visto in stagione e non deve fare illudere il fatto che i toscani abbiano disputato oltre metà partita con un uomo in meno dal momento che l’Alessandria si era trovata sul 3-0 in condizioni di parità numerica e che l’esperto allenatore dei carraresi Silvio Baldini, proprio allo scopo di compensare la cacciata di un suo difensore, aveva inserito contemporaneamente in campo quattro uomini cercando di tener fede al motto di Nils Liedholm secondo cui “a calcio, in dieci, si gioca meglio che in undici”. Altra nota positiva del roboante successo di due giorni fa è stata rappresentata dalla tripletta realizzata da Manuel Fischnaller, uno che, spesso e volentieri, parte dalla panchina e che era stato chiamato a rilevare l’assente Pablo Gonzalez: insomma, l’Alessandria ha fornito quella prova di forza e di carattere di cui sia la pancia che la testa tanto invocavano la dimostrazione. Adesso la sfida sarà quella di non scendere più di quota ma continuare il loro volo fino all’estate.
Silvio Bolloli