Angelo Teruzzi, professore di filosofia in pensione è direttore del Servizio per la Pastorale scolastica e dell’insegnamento della religione cattolica.
Di che cosa si occupa il tuo ufficio pastorale?
«Si occupa della scuola e degli insegnanti di religione. Si tratta di rendere presente nell’ambiente scolastico la proposta cristiana, collaborando con l’opera di istruzione e di educazione svolta dalla scuola. L’attenzione educativa ha un posto prioritario nella Chiesa, che guarda ai bisogni delle nuove generazioni con preoccupazione e desidera partecipare, con le famiglie e con la scuola, a dare risposte valide. L’insegnamento della religione, in particolare, offre uno specifico contributo che si inserisce, a tutti gli effetti, nelle finalità della scuola, “nel rispetto della libertà di coscienza degli alunni”».
Tu da quanto tempo lo fai?
«L’incarico mi è stato assegnato dal Vescovo nell’agosto del 2015. Scade quindi a luglio di quest’anno».
Quante persone ci lavorano, come volontari o altro?
«L’Ufficio ha la valida collaborazione, come segretaria, della professoressa Mariangela Mazza, che svolge come volontaria un grande lavoro sia organizzativo sia di rapporti con le diverse realtà scolastiche. Inoltre un gruppo di insegnanti di religione, a titolo volontario, partecipa all’impostazione delle iniziative».
Quali attività si svolgono durante l’anno?
«Vi è innanzitutto l’impegno per garantire alle istituzioni scolastiche gli insegnanti di religione. I dirigenti scolastici, in questo periodo dell’anno, segnalano all’Ufficio scuola le cattedre e le ore previste per l’insegnamento della religione cattolica, rinnovando la richiesta di personale. Il nostro Ufficio, raccolte tutte le domande, invia agli istituti le proposte di nomina, proponendo insegnanti dotati di titoli e di idoneità rilasciata dall’ordinario della diocesi. Questo scambio di informazioni e proposte dura pressoché tutta l’estate, e giunge a compimento solo dopo la conferma, entro fine agosto, delle classi e degli organici da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale. Un secondo impegno dell’Ufficio è l’organizzazione, ogni anno, di un corso di aggiornamento per gli insegnanti di religione. Quest’anno il corso, attuato in collaborazione con l’Associazione Diesse, Didattica e Innovazione scolastica, di Milano, è stato inserito nella piattaforma ministeriale Sofia, Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento dei docenti, permettendo ai docenti di ruolo di svolgere un aggiornamento riconosciuto ufficialmente ed è stato frequentato anche da docenti non di religione». Per le scuole ogni anno elaboriamo dei progetti, in collaborazione con gli uffici di pastorale giovanile, della comunicazione sociale e del turismo, per offrire possibilità di interventi e di collaborazione. Quelli che hanno avuto maggior successo, per gli istituti superiori, sono stati i viaggi di istruzione: a Roma in occasione del giubileo della misericordia, ad Assisi e Gubbio lo scorso anno e a Venezia e Padova quest’anno. Questi viaggi si caratterizzano per una particolare attenzione ai contenuti culturali delle visite e direi anche per le guide specializzate che accompagnano gli studenti. Da ultimo vorrei ricordare l’attività del nostro Ufficio in rapporto all’alternanza scuola-lavoro. Il protocollo firmato tre anni fa dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalla Conferenza episcopale piemontese permette di valorizzare le occasioni di lavoro che le chiese locali possono offrire agli studenti degli ultimi anni di scuola secondaria superiore. “La Bottega di Giotto”, progetto a cui hanno partecipato più di trenta studenti del Liceo scientifico “Galilei” e dell’Alexandria International School, ha permesso a molti studenti delle scuole primarie e secondarie alessandrine di ammirare il capolavoro della Cappella degli Scrovegni non lontano da casa. Altri progetti di alternanza sono stati realizzati in redazione di Voce alessandrina, in uffici di curia e in diverse parrocchie».
Come viene utilizzato l’8xmille?
«Per l’organizzazione e la realizzazione di iniziative come quelle a cui ho accennato».
Attività in programma, da qui in avanti?
«Bisogna continuare a garantire e a migliorare il servizio per l’insegnamento della religione nelle scuole, mantenendo l’attività di aggiornamento degli insegnanti. Vanno proseguiti e incentivati i progetti per le scuole, allargando la sfera delle disponibilità ad interventi educativi, all’interno della scuola».
Un appello ai fedeli?
«È vero che l’aiuto economico non basta, se non ci sono disponibilità di persone che si dedicano all’opera educativa, tuttavia è necessario. Ed è anche segno di sensibilità e stima per quello che la Chiesa fa e può continuare a fare; di questa stima c’è bisogno. Quindi fate la scelta di destinare l’8×1000 alla Chiesa cattolica».
Andrea Antonuccio