“Abbiamo sentito come urgente il problema delle famiglie che perdono la loro unità” – Raffaella Scaltritti della Locanda della Misericordia
«Nel terreno, il granello di senape, pur essendo uno dei semi più piccoli, produce un albero grande sul quale possono appoggiarsi tanti uccelli e dei buoni frutti. Come ha detto il Vescovo nell’omelia ieri sera: stiamo germogliando. E uno dei germogli di questa città, dopo l’anno giubilare della Misericordia, attraverso il percorso della Pastorale famigliare già tracciata e dopo l’esortazione apostolica di papa Francesco “Amoris Laetitia”, abbiamo sentito come urgente il problema delle famiglie che perdono la loro unità. Io, insieme ad altre persone, ho fatto un corso per incominciare a entrare nel discorso della pastorale. E abbiamo incominciato ad aprire questa piccola comunità, nella quale fanno parte solo cinque persone, per accogliere chi si trova separato dal suo nucleo famigliare, per scelta propria o per una serie di problematiche che hanno intaccato la famiglia. E a me è toccata questa unità. Ho aderito a questo progetto, principalmente perché io faccio parte a questa categoria di persone, pur non essendo mai stata sposata ho avuto una convivenza abbastanza lunga con una persona di cui ero veramente innamorata. Questa relazione è finita ho provato un fortissimo dolore per l’abbandono e ho passato due anni nel buio, pur essendo già legata alla Chiesa e a Cristo. Ho avuto quest’opportunità di risalire e uscire da questo buoi perché il Signore mi ha dato la possibilità di non affondare nelle sabbie mobili in cui ero andata a finire. Oltretutto avevo alle spalle una famiglia di genitori separati, di conseguenza sapevo bene le problematiche dei figli nelle relazioni finite dei genitori. E poi l’ho vissuta anche io sulla mia pelle con il fallimento del mio legame. Quello che posso testimoniare io è solo che il legame con il Signore, anche e sei nella depressione peggiore e detesti la vita con tutte le tue forze, ti preserva dallo scavarti la fossa. E questa cosa è talmente forte che stupisce anche chi la vive, perché è talmente al di sopra di te che non ti rendi conto di come sia possibile. Rimani nello stupore e continui a rimanere nello stupore. Quindi alle persone che adesso incontriamo, che vivono questo fallimento, vivono ancora nel buio e hanno bisogno di trovare un nuovo motivo per vivere, cerchiamo di testimoniare il fatto che è possibile attraverso Lui. Questa locanda è aperta per ora al seminario Santa Chiara, gli incontri si svolgono una volta alla settimana con momenti di cene conviviali e di preghiere, celebrazione della Messa, adorazione eucaristica e la condivisione della parola di Dio. Pensiamo che le persone che vivono queste situazioni possano avere almeno una volta nell’arco della settimana la possibilità di condividere, di esprimere e di provare un appoggio sulla Parola e sulla preghiera per continuare ad affrontare questo passaggio da un tipo di vita a un altro. Che viene illuminato e sarà diverso, ma comunque illuminato e reso ricco dalla Sua forza».