Un nuovo formato “a libretto”, comodo per la lettura e la consultazione. Ventiquattro pagine e quattro capitoli (Icona: la manifestazione dello Spirito e la sua potenza – Tre luoghi evocativi: “Sono una di voi!” – L’azione dello Spirito: parlarci negli eventi e attraverso di essi – Comunità: la Parola di Dio è vocante); una preghiera iniziale e un saluto, scritto “di mia mano, di Guido”, in chiusura. Infine, il titolo: “Un solo corpo”. È la nuova Lettera Pastorale del nostro vescovo, indirizzata “al clero, ai consacrati, ai fedeli laici e a tutti i fratelli di buona volontà”. E sarà proprio monsignor Gallese a presentarla alla comunità diocesana, sabato 8 settembre nel Santuario della Madonna della Creta a Castellazzo Bormida, al termine della Santa Messa in occasione del pellegrinaggio diocesano per l’apertura dell’Anno Pastorale. La preghiera iniziale è un’invocazione al Padre, per l’unità in un solo corpo della Chiesa locale: «Un solo corpo, un solo spirito: fa’ che sia così la nostra Chiesa Alessandrina, o Signore! Manda la tua parola di profezia su di noi, sulle nostre ossa aride, effondi il tuo Spirito Creatore e fa’ che riprendiamo vita. Scrivi o Padre nei nostri cuori con l’inchiostro del tuo Spirito e fa’ che diventiamo una lettera di Cristo che può essere letta da tutti gli uomini. Concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola, stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù. Amen!». Il primo capitolo indica chiaramente il percorso suggerito dalla Lettera Pastorale, con diversi riferimenti ai contributi dell’assemblea diocesana: «Quest’anno vorrei che ci facessimo guidare da un lungo brano tratto dall’inizio della Prima Lettera ai Corinzi. Lo lascio alla vostra Lectio Divina comunitaria […]». Nei due capitoli successivi la Lettera mette a confronto la testimonianza di San Paolo, ad Atene e a Corinto, con l’esperienza del pellegrinaggio della nostra diocesi in Messico dell’aprile scorso, meditando su come lo Spirito parli all’uomo attraverso la realtà. L’ultimo capitolo è dedicato alla comunità: come può essere edificata, o distrutta, sia nella Chiesa universale sia in quella locale; e anche come la Parola di Dio, definita “vocante”, i sacramenti, la Lectio Divina, il discernimento e le perseveranze (già citate nella Lettera dell’anno scorso) siano a servizio della comunione. In chiusura, monsignor Gallese accenna alla costituzione di una particolare comunità sacerdotale in città, e al suo ultimo pellegrinaggio a Lourdes, rilanciando l’invito che il Cardinale Giovanni Canestri, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, rivolse diversi anni fa ai fedeli di Genova: «Insieme, insieme, insieme!». Per diventare un solo corpo.
Andrea Antonuccio