Home / Chiesa / Chiesa Italiana – Liberi di partire, liberi di restare

Chiesa Italiana – Liberi di partire, liberi di restare

La Chiesa italiana continua il suo impegno sul fronte dell’accoglienza, dell’integrazione e dell’accompagnamento di quanti sono costretti a fuggire dalla propria terra come pure di quelli che si trovano nei Paesi di origine e di transito. Grazie alla Campagna “Liberi di partire, liberi di restare”, sono 61 i progetti in fase di realizzazione per un totale di 13.196.940 euro. Di questi, quaranta (per uno stanziamento di 2.466.270 euro) sono stati avviati nelle diocesi italiane, grazie al coinvolgimento delle comunità locali.
Dieci iniziative, per una somma complessiva di 2.194.070 euro sono attive in Italia grazie ad associazioni, cooperative e istituti religiosi, mentre 5 sono i progetti nei Paesi di transito (Niger, Tunisia, Algeria, Albania e Turchia) per una somma di 3.134.600 euro e 6 quelli nei paesi di partenza per uno stanziamento di 5.402.000 euro.
Proprio sulla scia dei quattro verbi indicati dal papa – accogliere, proteggere, promuovere e integrare – la Campagna si propone infatti di agire su due piani paralleli: sensibilizzare la popolazione sul tema e realizzare interventi negli ambiti dell’educazione e dell’informazione, della sanità, della promozione di opportunità lavorative nei Paesi di partenza, di transito e di accoglienza di quanti, specialmente bambini e donne, fuggono da guerre, fame e violenza. “Liberi di partire, liberi di restare”, che mette a disposizione 30 milioni di euro dai fondi dell’8xmille, rappresenta infatti un segno affinché cresca la consapevolezza delle storie dei migranti, si sperimenti un percorso di accoglienza, tutela, promozione e integrazione di quanti arrivano nel nostro Paese, non si dimentichi il diritto di ogni persona a vivere nella propria terra.
Tutte le info su liberidipartireliberidirestare.it.

Check Also

Preghiera e rinnovato impegno per le vittime e i sopravvissuti

18 novembre 2024, IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d