Mostre, tour guidati, conferenze e progetti di welfare culturale coinvolgeranno i visitatori con un fitto e interessante programma, consultabile sul sito www.cittaecattedrali.it. L’appuntamento centrale, “Cultura a porte aperte”, è per sabato 22 e domenica 23 settembre con l’apertura di beni diocesani che fanno parte del sistema di “Città e Cattedrali”, esteso a oltre 500 edifici ecclesiastici di Piemonte e Valle d’Aosta. Anche la diocesi di Alessandria propone un approfondimento culturale e religioso, che vede protagonista la Beata Vergine del Monserrato nella nostra città. Situata sull’omonima piazzetta, la chiesa intitolata alla Madonna del Monserrato è particolarmente cara alla devozione degli spagnoli. Essa infatti fu eretta su iniziativa del maestro di campo e capitano generale della fanteria spagnola Matheo Otanez, governatore della città dal 1625 al 1627. Questa chiesa rappresenta l’unico edificio superstite tra quanti gli spagnoli hanno costruito durante la lunga dominazione ad Alessandria. Al suo interno sul tabernacolo è custodita una statua della Madonna Nera del Monserrato attribuita a un artista spagnolo del XVII secolo. La ricostruzione della devozione alla Madonna Nera, particolarmente radicata in città ancora oggi, si avvale delle raccolte storiche della biblioteca diocesana e in particolare del fondo bibliografico del Collegio alessandrino dei Gesuiti, contenente numerose opere di autori spagnoli, tra cui diverse cinquecentine dedicate alle tematiche della devozione, della predicazione e della morale. L’esposizione libraria, dal titolo “La Beata Vergine del Monserrato nelle edizioni antiche della Biblioteca Storica del Seminario Vescovile di Alessandria”, si tiene nella Chiesa di San Lorenzo di Alessandria, sabato 22 settembre dalle 16 alle 19. Inoltre, sempre a San Lorenzo, sabato 22 settembre alle 17, si tiene la conferenza “L’Europa in Piemonte: fra la dominazione spagnola e le maestranze luganesi in Alessandria”, con relatore Roberto Livraghi. La chiesa di San Lorenzo fu costruita quando a metà del Settecento l’antica chiesa urbana di Santa Maria della Corte viene riunita dal vescovo Giuseppe Tomaso De Rossi alla Collegiata di Santa Maria della Neve, costretta a lasciare il quartiere di Borgoglio in seguito all’edificazione della Cittadella. Da questa unione ha origine così un’unica realtà ecclesiastica e la chiesa parrocchiale attuale. L’edificio fu progettato dall’architetto di tradizione luganese Giuseppe Domenico Trolli, come espressione di architettura barocca unita tuttavia a sobrietà, grazia ed eleganza. I lavori di costruzione avvengono fra 1765 e il 1770 e realizzano una chiesa a croce greca impostata su una base ellittica, con la riduzione del numero degli altari laterali e la compressione dei vani d’angolo, rientrando pienamente nel linguaggio dell’architettura settecentesca europea. La chiesa fu consacrata dallo stesso vescovo De Rossi il 26 luglio 1772, col titolo di “Insigne Collegiata di Santa Maria della Corte e della Neve, vulgo San Lorenzo”. Le chiese aperte nella nostra diocesi sono: ad Alessandria Cattedrale di San Pietro, San Giacomo della Vittoria, Santa Maria di Castello, Santo Stefano, San Giovannino e San Lorenzo; a Bosco Marengo SS Pietro e Pantaleone; a Felizzano San Rocco e SS Michele e Pietro; a Frugarolo San Felice; a Pecetto di Valenza SS Maria e Remigio e SS Trinità; a Quargnento San Dalmazio e a Solero San Perpetuo.
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