“I poveri li avete sempre con voi” è una frase di Gesù che troviamo nel Vangelo legata all’episodio conosciuto come l’unzione di Betania. In questo mese di novembre la Chiesa celebrerà la 2a Giornata Mondiale dei Poveri. Quest’anno però c’è una novità di rilievo per gli italiani. Un ministro del Governo in carica ha solennemente annunciato che, con la manovra economica in discussione in Parlamento, “la povertà sarà abolita”. Obiettivo ambizioso anche se sono più propenso a credere al Vangelo. Se poi si immagina di risolvere il problema della povertà in Italia con il reddito di cittadinanza sono confermato in ciò in cui credo. “La povertà non è solo mancanza di reddito o lavoro: è isolamento, fragilità, paura del futuro. Dare una risposta unidimensionale (i soldi) a un problema multidimensionale, sarebbe una semplificazione che rischia di vanificare ogni impegno finanziario” (Rapporto Caritas 2017). Ci sono nei poveri deficit di salute, di istruzione, di legami familiari, di reti sociali che andrebbero affrontati in modo strutturale. Non basta quindi mettere un po’ di soldi su una carta bancomat, da spendere in determinati negozi, per beni primari selezionati a tavolino. In questo modo trasformeremo solamente i poveri in consumatori sotto tutela. Elevare i poveri alla dignità e alla responsabilità di cittadini è tutta un’altra storia.
Roberto Massaro