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Grigi, testa e cuore contro la crisi

C’è chi vede il bicchiere mezzo pieno come mister D’Agostino, che focalizza l’attenzione sulla prova della squadra sottolineando i passi in avanti e, anche, la differenza della sconfitta subita per mano del Piacenza degli ex Barlocco, Nicco e Sestu rispetto a quella patita ad opera del Cuneo. C’è, invece, chi quello stesso bicchiere lo vede mezzo vuoto, alla luce del risultato, del ko casalingo consecutivo numero tre e di una classifica che inizia a diventare preoccupante. In mezzo, come sempre, probabilmente la verità, o quanto meno la lettura di maggior buon senso: non è dal confronto con squadre come quella di Franzini (che con i tre punti scavalca l’Arezzo e si porta a una sola lunghezza dalla capolista Carrarese, con ancora una gara da recuperare) che si possono trarre elementi utili a capire quale sarà il cammino dell’Alessandria.

Gli emiliani giocano un altro campionato e lunedì sera è bastato il minimo sforzo per ottenere il massimo risultato. Capitan Gazzi e compagni, al contrario, hanno avuto buoni momenti, soprattutto nei minuti iniziali e in avvio di ripresa, ma non sono stati in grado di sfruttare le palle gol (alcune delle quali nitide, come quelle di Sartore e Gatto) e sono stati puniti
da due errori individuali (l’uscita sbagliata di Gjura, da cui è nata l’azione che ha portato alla rete di Di Molfetta, e il fallo di Cucchietti su Barlocco, con il rigore trasformato da Pesenti).

«Purtroppo in questo momento gli episodi non sono a nostro favore – il commento del tecnico – ma la squadra ha fatto una grande partita: è una pagina da cui ripartire. Con il Cuneo abbiamo preso una mazzata, ma stasera i ragazzi hanno dimostrato di essere un grande gruppo, che ci tiene alla maglia e che vuol fare bene. Sono convinto che con un atteggiamento del genere potremo toglierci delle soddisfazioni. Certo, dobbiamo crescere e migliorare nell’esperienza di alcuni giocatori, perché gli episodi possono determinare la partita in positivo o in negativo. L’arrabbiatura e la delusione devono servire da stimolo per fare meglio».

Anche perché la classifica parla chiaro: quindicesimo posto e appena 13 punti conquistati, che consentono a stento di rimanere fuori dalla zona playout (attenzione: Pro Piacenza e Pistoiese devono effettuare altri recuperi). Non solo: alle porte ci sono due sfide decisamente impegnative, come la trasferta ad Arezzo e poi, nel turno infrasettimanale del 12 dicembre, il match casalingo con il Novara. Si comincia dunque domenica contro i toscani di mister Dal Canto, terzi in graduatoria (25) e reduci dal pareggio ottenuto in casa con la Pro Patria: allo stadio “Città di Arezzo” fischio di inizio alle 14.30.

Marina Feola

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