Il potere dilagante e sempre maggiore della cultura televisiva, cinematografi ca, pubblicitaria, ecclesiastica, scolare e museale infondono in Banksy la voglia di lasciare il suo segno per le strade, il luogo ideale per diffondere il suo messaggio. La mostra organizzata al Mudec di Milano (A visual protest – The art of Banksy, fino al 14 aprile 2019) è un ensemble di colore, arte e idee dell’artista inglese che denuncia, attraverso i suoi graffiti, la guerra in Siria, il dramma dei migranti che dal Medio Oriente sono costretti a fuggire, l’amore nell’era degli smartphone
e la fine della privacy per via delle telecamere che sorvegliano ogni luogo 24 ore su 24.
La “privacy”, infatti, viene metaforicamente rosicchiata dai suoi ormai famosi topolini disegnati su carta, finemente ritagliati e fatti proliferare per mezzo dello stencil proprio come la quantità di telecamere che ci seguono passo passo nella nostra vita. L’Artista Banksy viene oggi identificato come una sorta di Robin Hood, l’eroe popolare del Regno Unito che ha ispirato scrittori e registi: le sue realizzazioni rappresentano ciò che ognuno sente anche attraverso i mass-media, proponendo la sua personale guerriglia urbana soprattutto ricca di idee e colore, che a suon di spray dona alla comunità. “A visual Protest” è un insieme di messaggi che il Writer inglese ha realizzato durante il suo percorso artistico, trasformandosi da Writer di strada ad artista vero e proprio, creando sculture, opere in bronzo, tele e quadri: i classici oggetti che hanno modo di poter essere collezionati. Questo ha spinto quindi il curatore Gianni Mercurio ad inserirli all’interno della splendida struttura qual è il Mudec.
Banksy, inoltre, data la notorietà raggiunta, ha dovuto e voluto creare un suo staff denominato Pest Control, che certifica l’autenticità delle sue opere; in questo modo chiunque ne entrasse in possesso, vedesse per strada un’opera “stile Banksy” e volesse chiarimenti, può contattare il sito www. pestcontroloffice.com per avere delucidazioni in merito. Spettacolare una litografi a dal sapore sacro che fa riflettere più di quanto non sappiano fare altre opere: Maria, in gravidanza avanzata è seduta su un asino, mentre Giuseppe guarda perplesso la stella cometa
che brilla oltre il muro di separazione. Opera realizzata per la Festa Spettacolare tenutasi nel suo Walled Off Hotel a Betlemme in Palestina ed esposto sotto concessione di Perry Hill, collezionista di Banksy.
Concludendo occorre aggiungere che questa mostra milanese è veramente da non perdere (per informazioni: www.mudec.it – tel. 02 54917).
Ivano Frisina