Alla vigilia, la gara tra Alessandria e Pisa era stata definita fondamentale: da un lato, infatti, i grigi erano desiderosi di conquistare punti e soprattutto la prima vittoria tra le mura amiche, dall’altro gli ospiti non avevano nascosto l’ambizione di fare bottino pieno. Il risultato, alla fine, dice 1-1, al termine di una partita brutta, ‘sporca’ per usare l’aggettivo più ricorrrente nelle parole dei protagonisti. Un pareggio deciso dai calci di rigore, quelli realizzati da Pesenti nel primo tempo e da De Luca al terzo minuto di recupero e quelli non concessi (su De Luca alla mezz’ora) o reclamati (su Moscardelli esattamente allo scadere).
«Questo punto vale oro per il morale, ma anche sotto l’aspetto psicologico – il commento in sala stampa di Massimo Cerri (con mister D’Agostino squalificato) – La squadra ha dato tutto quello che aveva e il pareggio è meritato. Siamo stati penalizzati per la mancata concessione del penalty nella prima frazione, ma nonostante tutto abbiamo continuato a giocare, trovando il gol nel finale, quando altre volte abbiamo subito. Certo, abbiamo commesso una disattenzione grave al 94’ e ho quasi intenzione di multare la squadra… ma tutto ciò fa capire quanto dobbiamo migliorare».
Poi la decisione di fare un appello definito “amichevole” alla tifoseria, dopo i cori rivolti non alla squadra, ma al presidente e al progetto giovani: «I nostri tifosi ci hanno sostenuto in momenti più complicati dell’attuale – ammette il ds. Veniamoci incontro, perché se andiamo in direzioni opposte non otteniamo nulla. Cerchiamo di soffrire insieme, perché stiamo patendo anche noi, visto che stiamo cercando di costruire qualcosa che ancora deve nascere».
Un invito che potrebbe non sortire l’effetto sperato o che potrebbe essere letto non nel migliore dei modi da parte di quei tifosi dubbiosi (per usare un eufemismo) non sul progetto giovani, ma sulla modalità con cui il progetto è stato interpretato. Di certo, i limiti del gruppo restano evidenti, come è incredibile la mancanza di un successo al Moccagatta, soprattutto se si continua a insistere sulla possibilità di centrare traguardi importanti. Per il momento, la classifica dell’Alessandria (che deve recuperare due partite, con Pro Vercelli il 2 aprile e Pro Piacenza, sempre più a rischio radiazione) dice 22 punti, appena fuori dalla zona playout. E domenica, ad attendere i Grigi, una sfida tutt’altro che semplice, quella con il Siena di mister Mignani, 37 punti e reduce dallo spettacolare pareggio (3-3) rimediato in extremis ad Arezzo con tre reti realizzate nei minuti finali. Allo stadio Artemio Franchi, fischio di inizio alle 14.30.
Marina Feola