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I due gradini della Michel: dove la pace è possibile – l’Editoriale di Andrea Antonuccio

Care lettrici, cari lettori, in questo numero, da pagina 7 a pagina 9, desideriamo accompagnarvi nel tempo di Quaresima con alcuni spunti che speriamo possano esservi utili per “partire” bene. Ma non solo. Abbiamo pensato di proporvi, in prima pagina, il resoconto dello spettacolo all’Istituto Divina Provvidenza (per tutti, “la Michel”) di sabato scorso. Sono le stesse Ragazze (i “Tesori” di Madre Michel) che hanno cantato, ballato e fatto spettacolo, a raccontarci che cosa è successo, coadiuvate dai tanti che per mestiere o per passione “bazzicano” l’Istituto. Vale la pena leggere quello che ci hanno scritto. Sono belle, queste Ragazze: gioiose, semplici, liete. Sono il paradigma della persona, perché vivono il rapporto con gli altri (dal pubblico che le va ad applaudire, fino alla persona che le aiuta a fare due gradini) con una intensità da cui possiamo solo imparare. Hanno bisogno dell’altro, così come ognuno di noi ha bisogno dell’Altro. Per questo le sento così vicine, perché condividiamo la stessa necessità, lo stesso desiderio: qualcuno che ci accompagni, ci voglia bene e ci stimi per come siamo. Gratuitamente. Qualcuno che ci dia una mano a fare quei “due gradini”, a volte così duri, che la vita riserva a ognuno di noi. Imbattersi in questo, in un Bene possibile e presente che sostiene, è il motivo per conoscere la Michel. «La pace, chi la conosce, sa che gioia e dolore in parti uguali la compongono» fa dire lo scrittore francese Paul Claudel ad Anna Vercors, nello splendido libro “Annuncio a Maria” (leggetelo!). La Michel è un luogo dove questa pace, la pace di Gesù, è possibile.

Andrea Antonuccio
direttore@lavocealessandrina.it

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