«Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per i profughi che si trovano nei centri di detenzione in Libia, la cui situazione, già molto grave, è resa ancora più pericolosa dal conflitto in corso». È l’esortazione del Papa, che al termine del Regina Coeli di domenica mattina ha rivolto un appello «perché specialmente le donne, i bambini e i malati possano essere al più presto evacuati attraverso corridoi umanitari». «E preghiamo anche per quanti hanno perso la vita o hanno subito gravi danni per le recenti alluvioni in Sudafrica», ha poi proseguito il Santo Padre: «Anche a questi nostri fratelli non manchi la nostra solidarietà e il concreto sostegno della comunità internazionale».
