«Quando una persona non sogna, quando un giovane non sogna questo spazio viene occupato dal lamento e dalla rassegnazione, della tristezza. Questi li lasciamo a quelli che seguono la “dea lamentela!”». Lo ha detto papa Francesco, nell’incontro ecumenico e interreligioso con i giovani a Skopje, durante il viaggio in Bulgaria e Macedonia, dal 5 al 7 maggio.
Sulle orme dell’esortazione apostolica “Christus Vivit”, il Pontefice aggiunge: «Non bisogna bloccarsi per insicurezza, non bisogna avere paura di rischiare e di commettere errori. Piuttosto dobbiamo avere paura di vivere paralizzati, come morti viventi, ridotti a soggetti che non vivono perché non vogliono rischiare. E un giovane che non rischia è un morto».