LA TESTA E LA PANCIA
Circolo polare… Artico!
No, non è questo un pezzo di geografi a sulla fauna glaciale ma riguarda quello che si sta stagliando all’orizzonte come il destino prossimo futuro del Vecchio, visto che oggi va tanto di moda l’espressione “cerchio magico”, a designare quel gruppo di fedelissimi che si radunano attorno ad un leader carismatico ecco che, se quel leader carismatico deve essere il mitico numero 10 dell’Alessandria del ritorno tra i professionisti forse il titolo che abbiamo utilizzato non apparirà così peregrino.
In realtà quella di Artico è una mossa tanto abile quanto azzardata da parte di patron Di Masi poiché se molti l’hanno voluta leggere come un gesto di compiacimento nei confronti di una tifoseria per la prima volta quest’anno ostile dopo un lustro di osanna, dall’altro lato non sfuggirà che proprio tale decisione si scontrerà inevitabilmente con uno dei pregiudizi più antichi ed imprevedibili del calcio, cioè a dire la convinzione che chi ha compiuto grandi gesta sul campo possa ripeterlo dalla panchina o da dietro la scrivania. La storia dimostra che talvolta ciò accade e talvolta no ed ecco dunque spiegata l’estrema audacia della mossa del Patron sia pure perfettamente comprensibile – come già esplicato – in termini di ricerca di una ritrovata armonia con la curva ma anche di individuazione della migliore soluzione per il futuro della squadra.
A Fabio Artico il carisma non manca di sicuro così come la conoscenza nel mondo del calcio ma il ruolo che lo attende sarà molto complicato e dovrà necessariamente transitare da un forte feeling con il nuovo allenatore (ad oggi ancora sconosciuto) della futura Alessandria e una sapiente capacità di muoversi attraverso tutte le pieghe del mercato, anche quelle più oscure. D’altro canto, Gianni Agnelli , rispondendo a chi, una volta, gli rimproverò l’ingaggio di un personaggio discusso come Luciano Moggi al timone della Juventus, rispose che «Lo stalliere della Regina deve conoscere tutti i ladri di cavallo del Regno». Ecco quindi che per Fabio è appena iniziata la nuova partita, in cui sarà chiamato a gestire un complesso ruolo di equilibri senza perdere la fiducia del suo patron. In bocca al lupo!
Silvio Bolloli