La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
MONDIALI SPAGNA ‘82
A 37 anni dalla storica finale di Madrid contro la Germania Ovest
Era l’11 luglio di 37 anni fa. Finale dei Mondiali di Spagna ‘82. Stadio Santiago Bernabéu, Madrid. Al triplice fischio finale dell’arbitro la storica voce della Rai Bruno Pizzul risponde con un triplice proclama: «Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!». L’Italia di Bearzot batte la Germania Ovest 3 a 1. Marcatori: Rossi, Tardelli e Altobelli per gli Azzurri e rete di Breitner per i tedeschi. Forse il Mondiale più bello che si è visto, senza nulla a togliere al torneo del 2006, anch’esso vittorioso , Spagna ‘82 ha avuto caratteristiche diverse, così come diverso era il mondo del calcio di quel periodo. Ma anche il mondo in generale: eravamo ancora nel periodo storico delle due Germanie, dell’Urss, della Jugoslavia. I giocatori erano degli idoli, non ancora contagiati da quello show business che in pochi lustri avrebbe stravolto il calcio.
Quella Coppa la si aspettava dal 1938, sembrava non riuscisse più a tornare in Italia. La formazione è rimasta impressa nel ricordo di chi ha assistito a quell’incontro, e nella fantasia di chi purtroppo ancora non c’era. Il portiere Dino Zoff , che prende la Coppa dalle mani del Re di Spagna Juan Carlos. Tardelli, che dopo aver segnato la rete del secondo vantaggio, corre urlando a perdifiato. Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che dopo il terzo gol grida: «Non ci prendono più». Una notte di passione che pochi avrebbero creduto possibile, ma che coinvolge tutti, tifosi e “indifferenti”. Un’altra immagine rimane impressa nella storia: è quella di Bearzot, Zoff , Pertini e Causio, durante il volo di rientro dalla Spagna, intenti a giocare a scopone. Con la Coppa del mondo appoggiata sul tavolo: il premio in palio per la loro “storica” partita a carte?
Andrea Allegra
