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Il dottore, il prete e… i migranti!

L’Editoriale di Andrea Antonuccio

Care lettrici, cari lettori,
apriamo il nostro settimanale con l’intervista in prima pagina a Carlo Santucci, il medico romano che questa estate ha salvato la vita a una signora praticandole un massaggio cardiaco (di 40 minuti!) su un treno in Tirolo. La vicenda, letta sui giornali mentre ero ancora in vacanza, mi aveva colpito subito: istintivamente sentivo che dietro a un gesto di così grande generosità doveva esserci “altro”. E quell’altro c’era (e c’è) davvero, come leggerete nell’intervista che Carlo ha concesso, in esclusiva e con grande cordialità, a Voce. Voltando pagina, il nostro spazio di approfondimento questa settimana è dedicato alla Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato di domenica 29 settembre. Ho “tempestato” di domande don Valerio Bersano, responsabile per la diocesi del servizio “Migrantes”, cercando insieme (e grazie) a lui di individuare i motivi di quella indifferenza (o, addirittura, di quell’odio) che il tema “migranti” suscita in molti di noi (l’intervista è a pagina 7). La questione, anche tra noi cattolici apostolici e romani, non è pacifica. Anzi, spesso ci divide: dall’amico, dal fratello, dal Papa. Proviamo a essere sinceri, e chiediamoci che cosa pensiamo veramente dei migranti. Saremmo disposti a invitarne anche solo uno a casa nostra? Abbiamo paura quando li incrociamo per strada, o se ci chiedono una moneta fuori dal supermercato? E se nostra figlia uscisse con uno di loro, che cosa le diremmo? Proviamo a farcele, queste domandine… Anche se, forse, ce n’è una che viene prima di tutte le altre: che cosa c’entra Gesù Cristo con ‘sti benedetti migranti?

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