«Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui»
Il Sabato Santo è il giorno del silenzio. Un silenzio carico di attesa. Riportiamo qui di seguito il brano evangelico che verrà letto nella Litugia della Parola turante la Veglia pasquale, che si celebra nella notte tra sabato e la domenica di Pasqua.
Dal Vangelo secondo Matteo
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mt 28,1-10
Veglia pasquale
Sabato 11 aprile celebrata dal nostro vescovo monsignor Guido Gallese alle ore 22.30 dalla Cattedrale trasmessa in diretta sul canale YouTube “Diocesi di Alessandria” su Radio Voce Spazio sui 93.800 FM su Radio Gold TV canale 654 del digitale terrestre
Ostensione della sacra Sindone
Sabato 11 aprile preghiera presieduta dall’Arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, alle ore 16.55 dalla Cattedrale di Torino trasmessa in diretta tv su Tv2000 e RaiTre su Facebook alla pagina “Sindone2020”
I consigli di don Giuseppe Biasiolo
parroco nelle comunità di Bosco Marengo e di Frugarolo
«Nel Sabato Santo possiamo cogliere un duplice aspetto: da un lato Cristo che subisce la morte e viene sepolto, e dall’altro lato la resurrezione. In epoca di coronavirus potremmo dire che stiamo già sperimentando la prima fase, cioè l’impotenza, come Gesù Cristo nel sepolcro, ad affrontare un qualcosa più grande di noi e che non possiamo controllare. E sicuramente, come Cristo, sperimenteremo la resurrezione, così come i morti vedranno la vita eterna».
Don Giuseppe, come ha vissuto questa Quaresima?
«L’ho vissuta “tappato” in casa, leggendo e pregando. Sperimentando che la clausura non fa per me (sorride). D’altro canto ho potuto toccare con mano che, il Suo Regno, Dio lo porta avanti anche senza di me. E questo mi conforta molto. Grazie a Dio non vivo questi giorni con sofferenza fisica, ma ho sperimentato il disagio della solitudine e dell’impotenza di fronte a qualcosa che non si conosce realmente».
E il rapporto con i suoi parrocchiani è cambiato? Come riuscite a tenervi in contatto?
«Cerco di tenermi in contatto con loro tramite i messaggi nei vari gruppi della parrocchia. Cerco di stare vicino il più possibile a loro, in questo momento così difficile. Prima della Messa domenicale mando una predica tramite Whatsapp e chi ha il telefono la riceve. Ho fatto la Celebrazione per la Domenica delle palme in streaming su youtube, e devo dire che i miei parrocchiani erano contenti e hanno gradito molto questo gesto. Ammetto di essere totalmente digiuno dal punto di vista tecnologico, ma ho incaricato dei parrocchiani per realizzare le riprese. Anche quelli che di solito non vengono in Chiesa alla domenica, ma che sono “collegati” ai mezzi di comunicazione, hanno visto la Messa e seguito le prediche».
Alessandro Venticinque