Progetto “C.A.R.E.”
Nello scorso numero abbiamo parlato del progetto “Labs to Learn”, rivolto ai ragazzi delle medie per combattere la dispersione scolastica. Un altro progetto che il Centro don Bosco di Alessandria sta portando avanti è “C.A.R.E.”, acronimo di Comunità in Ascolto Reti Educative. Per farci raccontare di cosa si tratta, abbiamo nuovamente chiesto lumi a Roberta Fracasso (nella foto qui a fianco), educatrice del Centro don Bosco.
Roberta, in cosa consiste il progetto “C.A.R.E.”?
«Il progetto “C.A.R.E.” si svolge in collaborazione con l’associazione San Vincenzo al Centro don Bosco. Qui, un lunedì ogni due settimane, facciamo la distribuzione alimentare in favore dei poveri. Con “C.A.R.E.” abbiamo l’obiettivo di rafforzare le reti dell’accoglienza delle persone bisognose e di potenziare lo sportello d’ascolto, così importante per offrire un conforto a chi è solo. Ma non è tutto: vogliamo inserire persone bisognose in tirocini o in borse lavoro. I tirocini avverranno in qualche azienda, mentre le borse lavoro offriranno un’occupazione all’interno del Centro don Bosco: l’impiego consisterà proprio nel dare manforte nella distribuzione alimentare, sia per le consegne che per il magazzino delle scorte. Un altro obiettivo che ci poniamo con il progetto “C.A.R.E.” è il potenziamento dei servizi in favore dei poveri attraverso l’ampliamento del numero dei volontari che vengono a dare una mano».
Questo progetto fa parte di una realtà più grande?
«”C.A.R.E.” fa parte di un progetto più grande che si chiama “B2=Il bene x bene”. Ogni comunità partecipante l’ha poi declinato a suo modo, dandogli un proprio indirizzo e un proprio nome. Per esempio, anche la comunità di san Benedetto al Porto ad Alessandria aderisce a “B2=Il bene x bene” ma con un proprio piano di lavoro, differente dal nostro: noi del Centro don Bosco stiamo comunque cercando di stabilire un’alleanza con questa comunità per fare qualcosa insieme».
Marco Lovisolo