Tempo di Pasqua
Dopo la sosta forzata di questi ultimi anni, nella chiesa di San Giovannino, in corso Roma ad Alessandria, dal pomeriggio del Giovedì Santo fino alla sera del Venerdì Santo, riprenderà la tradizione dell’allestimento del cosiddetto Santo Sepolcro.
Il Santo Sepolcro di San Giovannino per la disposizione di piante verdi pensili dalla parte superiore dell’altare maggiore fino al grande artistico gruppo ligneo che raffigura la Crocifissione, ricorda in modo diretto e concreto il Calvario. Ogni anno viene visitato da centinaia di alessandrini che così rinnovano una delle più antiche tradizioni religiose della Città che risale al XVIII secolo.
L’elemento centrale del Santo Sepolcro, come tutti ricordano, è il gruppo, collocato sopra l’altare superiore, che raffigura la scena della Crocifissione, con il grande Crocifisso, la Madonna Addolorata svenuta, San Giovanni apostolo ed evangelista e Santa Maria Maddalena. Le funzioni liturgiche della Settimana Santa, si svolgeranno secondo la pia consuetudine: il Giovedì santo (14 aprile) alle ore 16,15 sarà celebrata la S. Messa in Coena Domini ed il Venerdì santo (15 aprile) con inizio alle ore 14,45 (nell’ora in cui Cristo morì) avrà luogo la Celebrazione della Passione del Signore.
Al termine della celebrazione sarà esposta la reliquia della Santa Croce che la Confraternita conserva da quasi 250 anni. Essa è conservata in un reliquiario settecentesco che presenta una particolarità. Alle base, protetta da una serratura, v’è una cavità che contiene la “autentica” della reliquia. È una dichiarazione del 7 aprile 1774 rilasciata all’allora Priore della Confraternita il medico Giacomo Francesco Ferrari, dall’arcivescovo Orazio Demattei (Canonico della Basilica di S. Maria Maggiore in Roma) che attesta che tale reliquia è stata estratta dall’altra “insigne” cioè più grande, esistente nella stessa Basilica romana. Va ricordato che in quella Basilica è custodito il corpo di S. Pio V, nostro conterraneo di Bosco Marengo, e compatrono della Città e della Diocesi di cui quest’anno si ricorda il 450° anniversario della morte. Il documento porta le firme autografe dei vescovi di Alessandria mons. Giuseppe Tommaso de Rossi e Alessandro d’Angennes che rispettivamente nel 1782 e 1829 ne autorizzavano il culto pubblico. Durante tutto il Sabato Santo (16 aprile), sarà esposto alla venerazione dei fedeli il “Cristo deposto”.
La Chiesa rimarrà aperta per le celebrazioni e per le visite al Santo Sepolcro il 14 aprile, Giovedì santo: ininterrottamente dalle ore 16 fino alle ore 23,30; il 15 aprile, Venerdì santo: ininterrottamente dalle ore 7.15 fino alle ore 22.30. Poi, il 16 aprile, Sabato santo: ininterrottamente dalle ore 7.15 fino alle ore 20 per la venerazione del “Cristo deposto”.