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Gli alessandrini si rivolgono alla Salve. E vengono esauditi

Speciale Madonna della Salve/6

«La Madonna della Salve è tutto. Ma non solo per me, per tutta Alessandria». A dirlo è Aldo Scotti, 71 anni, colonna portante della Cattedrale da quasi 40 anni. Oltre a suonare l’organo e ad animare le Sante Messe, tiene in ordine e pulisce anche la casa della Salve. A lui abbiamo chiesto di raccontarci questo particolare legame tra Alessandria e la sua Clementissima Patrona.

Aldo, quanto è importante la Salve per noi?

«Tantissimo, ti porto il mio esempio. Io sono di Isola Sant’Antonio e la Madonna della Salve ha messo in secondo piano il “mio” patrono naturale, Sant’Antonio da Padova. Un mese e mezzo dopo il mio arrivo in Cattedrale, nel 1983, ci fu il primo Ottavario della Salve. E vedere questo fervore, questa devozione particolare, mi ha fatto mettere in secondo piano il Patrono del mio paese. Anche chi dice di non credere, sente la Madonna della Salve come una mamma. Ad Alessandria, nessuno mette in un angolo la Salve. Vedo un mare di facce che non vedo a Messa, che però vengono a vedere la nostra Clementissima Patrona».

E in tutti questi anni avrà visto anche tante Grazie.

«Fatti ne sono successi tanti. Sì, non possiamo gridare al miracolo, perché la gente fa fatica a esprimersi. Però conosco diverse storie. C’è chi ha chiesto una guarigione o di trovare il lavoro, ed è stato esaudito subito dopo la Novena dell’Ottavario. Poco tempo fa, una signora ha fatto una tovaglia in pizzo, tutta a mano, per l’altare della Madonna della Salve. Io l’ho richiamata per invitarla a vedere e constatare che l’avevo posizionata sotto la statua. E lei mi dice: “Figuriamoci se non vengo, mi ha salvato la vita più di 50 volte”».

Però in pochi vogliono raccontare la propria storia. Come mai, secondo lei?

«C’è questa riservatezza tipica alessandrina. Un non voler apparire. Ma perché non dirlo? Se ho ricevuto una cosa bella, lo dico. È importante raccontare, per rivolgersi con fiducia diversa ai piedi della nostra Patrona».

Anche lei hai ricevuto delle Grazie?

«Ho sempre trovato quello che ho cercato. Sembra fatto apposta, ma quando chiedi qualcosa a Lei, ecco che arriva. La Salve mi ha ascoltato, molto. Per questo, specialmente ogni sabato e domenica, finita la Messa dico sempre: “Portiamoci davanti alla nostra Clementissima Patrona, e salutiamola con il canto Regina dell’Empireo”. E vedo che la gente non si muove, finché non è finita tutta. Anche se ci fossero quattro strofe. Un segno di rispetto e di attrazione. Per esempio, a Pasqua liturgicamente va cantato il Regina Coeli, al termine mi sono reso conto che presenti non erano contenti, allora ho dovuto cantare anche Regina dell’Empireo. Si sono fermati tutti. Come se me l’avessero richiesto (sorride)».

In particolare, c’è qualcosa che ha chiesto alla nostra Patrona?

«I primi tempi non era facile il lavoro in Cattedrale, c’erano diverse persone che mi ostacolavano, c’era molta gelosia. Io ho detto alla Madonna: “Se vuoi che stia qui, pensaci un po’ tu”. Pregavo il Rosario tutte le sere per questo motivo. Alla fine, la Salve ci ha pensato eccome. Senza bisticciare e senza rancori, tutti sono ritornati e adesso mi salutano».

Se dovesse invitare chi non si è mai rivolto alla Salve, cosa direbbe?

«Rivolgetevi sempre. Perché, come si dice: “Sempre Alessandria La Vergine Esaudisce”. A maggior ragione a cura dell’uomo e della persona che si rivolge a Lei. Sento che la maggior parte degli alessandrini ha avuto bisogno, ha chiesto ed è stata esaudita».

Facciamo un appello a chi ha ricevuto una grazia dalla Madonna della Salve e non si sente di raccontare la sua storia.

«Non è giusto essere così timidi, anzi ci tengo a dire di esternare quello che si è ottenuto e quello che si ha dentro. Ma non per fare reclami, ci manca ancora. Ma soltanto per far sapere a tutti quanto è generosa la Madonna della Salve».

DOMENICA 8 MAGGIO, LA DIRETTA

Dopo le cinque puntate di “Noi con la Salve“, in onda ogni giorno alle 19 da lunedì 2 a venerdì 7 maggio, appuntamento domenica 8 maggio alle ore 15 in diretta sulla pagina Facebook della Diocesi di Alessandria. Prima della solenne processione delle ore 16 per le vie della città, spazio a tanti ospiti e “testimoni” per raccontare il Bene e la Fede che la nostra Clementissima Patrona ha suscitato nel popolo alessandrino.

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