Papa Francesco
Così papa Francesco, martedì 25 ottobre, ha concluso l’incontro internazionale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio nello “spirito di Assisi” sul tema: “Il grido della pace. Religioni e culture in dialogo”.
L’appello di Francesco ai governanti: «Facciano tutto quello che è in loro potere per salvare la pace. Oggi la pace è gravemente violata, ferita, calpestata: e questo in Europa, cioè nel continente che nel secolo scorso ha vissuto le tragedie delle due guerre mondiali. Siamo nella terza». Poi il Santo Padre prosegue: «Il grido della pace viene spesso zittito, oltre che dalla retorica bellica, anche dall’indifferenza.
È tacitato dall’odio che cresce mentre ci si combatte. Ma l’invocazione della pace non può essere soppressa: sale dal cuore delle madri, è scritta sui volti dei profughi, delle famiglie in fuga, dei feriti o dei morenti. E questo grido silenzioso sale al cielo».
«Non lasciamoci contagiare dalla logica perversa della guerra; non cadiamo nella trappola dell’odio per il nemico» aggiunge il Pontefice, che poi conclude: «Non siamo neutrali, ma schierati per la pace. Perciò invochiamo lo ius pacis come diritto di tutti a comporre i conflitti senza violenza».