L’editoriale
Care lettrici,
cari lettori,
su questo numero vi parliamo del “trasloco” del nostro Vescovo, dal Vescovado (dove continua comunque a lavorare e ricevere persone) all’ex convento dei Cappuccini in via San Francesco. Uno spostamento con delle motivazioni (in primis, il voler fare una vita di comunità) che monsignor Gallese ci spiega nell’intervista qui a lato. Vi consiglio di leggerla, per capire che il futuro del complesso dei Cappuccini (insieme con le attività correlate, dalla mensa dei poveri in poi) è un futuro positivo. Ed è anche un presente, una vita di cui vi parleremo nei prossimi numeri. Ma c’è anche una morte da raccontare: quella di Luigina Rastelli (nella foto), carissima amica di Voce che domenica 30 ottobre è tornata alla Casa del Padre. Luigina prestava la sua opera gratuita al Centro missionario diocesano, che si affaccia nello stesso corridoio della nostra redazione.
E così, da “vicini di casa”, ci siamo conosciuti: prima con un educato “buongiorno” (a cui rispondeva sempre con un sorriso) e poi, via via che la confidenza aumentava, con un rapporto di amicizia sempre più stretto e profondo. Alle 12, dal lunedì al venerdì, recitavamo con lei l’Angelus.
Nel suo volto c’era una domanda grande, che negli ultimi tempi toccava proprio la sua salute. Di questo, ma non solo, si confidava con noi come se fossimo dei vecchi amici. E in fondo lo eravamo davvero, perché ci aiutavamo a stare davanti al Signore, al nostro Destino, da adulti: cioè da bambini, con uno sguardo semplice, aperto al Mistero, e la coscienza che senza di Lui non possiamo fare nulla. Nemmeno respirare (chi ha fatto il Covid “serio” questo lo ha sperimentato).
Ora Luigina sta davanti a Colui che l’ha chiamata, e di sicuro ci porta nel cuore: quando toccherà a noi varcare la Soglia, lo faremo sapendo di avere una vecchia amica in Cielo. Che, con il suo sorriso, ci aiuterà a non aver paura di morire.