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La Santa dei “confini impossibili”

Monsignor Guido Gallese

Mentre fra le tante preoccupazioni del mondo, sentiamo il bisogno di lasciare la nostra impronta sul pianeta, non ci accorgiamo più di quella che hanno lasciato i Santi che prima di noi hanno calpestato la nostra medesima terra e si sono trovati nella stessa polvere che ora sporca le nostre scarpe, ma dalla quale hanno saputo riscattarsi, invitandoci a imitarli. Camminiamo intenti a guardare verso il basso e abbiamo dimenticato di alzare gli occhi verso il cielo.
Più nulla ci stupisce perché la nostra mente è attratta dal vortice del tempo che corre veloce.
Non sappiamo più rispecchiarci nei Santi e vedere in loro il riflesso di Dio. Santa Francesca Saverio Cabrini è stata una donna capace di trasformarsi sotto l’impulso impresso in lei dalla mano del Signore; ha vinto sulla polvere del mondo, sulle infedeltà degli uomini, sulle debolezze dettate dal rispetto umano.
Con Lei e in Lei il Padre ha rinnovato la promessa di guardarci faccia a faccia, di parlarci cuore a cuore, di farci capire di non avere più paura di aprirci agli altri, ai lontani, agli sconosciuti, ai poveri, agli emarginati, ma di prestar a Lui la voce per gridare parole di amore che invitano a camminare insieme.
Santa Francesca Saverio ha varcato confini impossibili, deserti insuperabili, frontiere chiuse alla Carità ed ha vinto, sì, ha vinto perché in Lei agiva lo Spirito di Dio.
Quello stesso capace di trasportare montagne e di colmare vallate abissali.
Ha vinto con Lei l’amore, l’Amore che non conosce confini. Ecco perché sono grato alla Comunità di Pecetto che con l’Amministrazione comunale, ha deciso di rendere memoria viva al nome di Santa Francesca Saverio Cabrini dedicandole una via importante.

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