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In ricordo di don Giorgio Guala

Vita della diocesi

Giovedì scorso, 8 dicembre 2022, ci ha lasciati don Giorgio Guala, prete alessandrino, formatore stimato dall’intera comunità locale.
Nato ad Alessandria il 30 ottobre 1939, dopo l’infanzia in famiglia, la vicinanza con il ricreatorio di don Giacomo Stornini e il periodo degli studi a Milano, aveva vissuto un’intensissima esperienza laicale a Roma, presso l’Azione Cattolica nazionale, di cui divenne presto dirigente e fondatore di diversi dei periodici.
Proprio in quegli anni e in quel contesto, nel pieno della celebrazione del Concilio Vaticano II, Giorgio Guala matura un desiderio di impegno ulteriore e sotto la guida di mons. Costa, assistente generale dell’Azione Cattolica, l’impegno a tempo pieno nell’associazionismo sfocia nella scelta di intraprendere il cammino verso il ministero ordinato.
Vennero così, sempre a Roma, gli studi teologici, la formazione al ministero, ancora sotto la guida attenta di mons. Costa, e il 31 agosto 1968 l’ordinazione presbiterale, per interessamento diretto di Papa Paolo VI.

Rientrato in città nel ricco fervore del clima di rinnovamento conciliare, assieme al coetaneo don Maurilio Guasco, anch’egli “disoccupato” perché appena rientrato dagli studi parigini, inviati da mons. Almici si dedicano al ministero tra le case del nuovo quartiere Europa, che andava allora nascendo nella periferia alessandrina.
Così a partire dal 1970, senza l’immediata creazione di una parrocchia formale e lavorando entrambi come docenti, hanno vissuto in una radicale condivisione di vita, nella casa di via Baggiolini e poi in via De Gasperi, vedendo germogliare lentamente la comunità, con l’accrescersi anche del numero dei preti: presto don Giampiero Armano, poi don Guido Ottria e infine don Mario Martinengo.

Quella parrocchia, per lungo tempo e ancora oggi per molti semplicemente “la comunità San Paolo”, dal nome dell’ispiratore della loro missione, l’apostolo che parlava alle genti, ha portato avanti il servizio ai fratelli, la formazione dei piccoli e delle famiglie, la testimonianza della fede nello stile del Concilio, nella gratuità e nel coinvolgimento di tutti i battezzati, membri dell’unico Popolo di Dio in cammino.

Anche don Giorgio, con il suo stile sobrio e così attento agli altri, per cinquant’anni ha costruito il cammino di quella comunità, allargando però sempre lo sguardo alle necessità del quartiere, della città intera e soprattutto dei più giovani.
In questo senso la sua passione educativa – ricordata anche dal vescovo mons. Gallese nel corso delle esequie – lo ha portato alla collaborazione con il Politecnico di Torino e prima ancora, per lunghi anni, alla direzione della scuola professionale Enaip, a contatto con le più delicate situazioni familiari e di dispersione scolastica, sempre impegnato nell’inclusione e nella promozione del merito. Infine, negli anni della maturità, è giunta la fondazione dell’Associazione “Cultura e Sviluppo”, con il “Progetto giovani”, interamente pensato da lui per la crescita di giovani cittadini, a cui fornire tutti gli strumenti necessari per scelte consapevoli e partecipazione piena alla vita della comunità. Molteplici rimangono così le attività che arricchiscono il panorama culturale alessandrino e che davvero ancora portano la sua impronta e garantiscono continuità alla sua opera.

don Stefano Tessaglia 

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