Papa Francesco
Dopo un viaggio di circa sette ore dall’aeroporto di Fiumicino, mercoledì 1° febbraio, Papa atterra a Kinshasa per il suo 40° viaggio apostolico nella Repubblica democratica del Congo e nel Sud Sudan. «La gioia di vedervi e incontrarvi è grande: ho tanto desiderato questo momento, ci ha fatto aspettare tanto, grazie per essere qui!». È il saluto del Papa, nell’omelia della prima e unica Messa nella capitale congolese, davanti a oltre un milione di persone, nella grande aerea dell’aeroporto di N’dolo. Poco prima, subito dopo l’arrivo a Kinshasa, il Pontefice ha tenuto un discorso al Palais de la Nation. «Questo Paese immenso e pieno di vita, questo diaframma d’Africa, colpito dalla violenza come da un pugno nello stomaco, sembra da tempo senza respiro» il grido d’allarme del Papa, che a braccio ha denunciato «questo genocidio dimenticato che sta soffrendo la Repubblica del Congo. E mentre voi congolesi lottate per custodire la vostra dignità e la vostra integrità territoriale contro deprecabili tentativi di frammentare il Paese, io vengo a voi, nel nome di Gesù, come pellegrino di riconciliazione e di pace».