Montecastello
Domenica 17 settembre la Comunità Cenacolo di Montecastello (AL), realtà che opera per il recupero di ragazzi in difficoltà a causa delle dipendenze, festeggia i suoi 14 anni di presenza sul nostro territorio. A parlarci di questo evento un amico del Cenacolo (e di Voce): il dottor Pier Luigi Seymandi, notissimo chirurgo pediatra (in pensione) dell’ospedaletto di Alessandria.
Dottor Seymandi, domenica che succede?
«Ricordiamo con una festa la nascita del Cenacolo ad Alessandria, in una cascina inaugurata nel 2009 dall’allora vescovo Versaldi. La terapia della Comunità è lavoro e preghiera, e i ragazzi vivono di Provvidenza, pur lavorando: coltivano l’orto, allevano gli animali e hanno la loro officina».
Nel mondo ci sono 72 case del Cenacolo (l’elenco è su www.comunitacenacolo.it). È una “famiglia” nata il 16 luglio 1983, festa della Madonna del Carmine, dall’intuizione di Madre Elvira Petrozzi, originaria di Sora (FR), che ha vissuto tanti anni nel nostro territorio. Questa sarà la prima festa senza di lei…
«Madre Elvira, che è mancata a 86 anni la notte del 3 agosto di quest’anno, ha iniziato la sua opera aprendo la prima casa a San Lorenzo, frazione di Saluzzo (CN), un luogo che mi è molto caro perché ho vissuto quattro anni proprio lì. All’inizio è stata anche contestata, perché la vedevano come una che portava i “drogati”. Invece adesso la sua opera è un fiore all’occhiello per la città, e non solo. A Saluzzo la “Festa della Vita” del Cenacolo è sempre nella settimana della Madonna del Carmine, a metà di luglio, e sono migliaia le persone che salgono sulla collina, parenti di ragazzi e amici: è una cosa incredibile».
Quale sarà il programma di domenica?
«L’accoglienza inizierà alle 14.30, poi alle 15 il Vescovo monsignor Guido Gallese celebrerà la Santa Messa. E, per finire, si chiuderà con testimonianze, balli e un rinfresco. Siamo tutti invitati!».
L’appuntamento è domenica 17 alla Comunità Cenacolo (via San Zeno, frazione di San Zeno, Montecastello), con ingresso libero.
Andrea Antonuccio