Dopo l’omicidio-suicidio ad Alessandria
Quella di mercoledì 27 settembre è stata una giornata triste per Alessandria e per l’Istituto Divina Provvidenza che, sabato scorso, aveva festeggiato il 25° anniversario dalla beatificazione della fondatrice, madre Teresa Michel. Una tragica notizia è iniziata a circolare da metà mattinata.
Martino Benzi, classe 1956, dopo essere entrato nella casa di riposo “Michel” (in piazza Divina Provvidenza) per far visita alla suocera, Carla Schiffo, 78 anni, ha accoltellato e ucciso la donna, sotto gli occhi attoniti di una operatrice. Dopo questo brutale gesto l’uomo ha usato l’arma contro di sé ferendosi mortalmente alla gola. Il tutto è avvenuto mentre i due si trovavano nel giardino della struttura. Ma non è tutto.
Dopo le prime ricostruzioni, le forze dell’ordine hanno provato a mettersi in contatto con la famiglia di Benzi: nessuna risposta. Ma gli inquirenti scoprono di più: la moglie, Monica Berta, classe 1968, non era andata a lavorare e il figlio Matteo, di 17 anni, non era a scuola. In quel momento è scattato l’allarme: i militari si sono recati nell’abitazione della famiglia, in via Lombroso ad Alessandria e, sfondata la porta, hanno trovato i cadaveri della donna e del ragazzo. L’uomo, dunque, secondo le prime ricostruzioni, prima di recarsi alla Michel per compiere il suo drammatico gesto, ha ucciso moglie e figlio.
Profondamente turbate le Piccole Suore della Divina Provvidenza, che hanno diramato un comunicato a firma della Superiora Provinciale, suor Natalina Rognoni (nella foto a lato): «Le Piccole Suore della Divina Provvidenza, fondate dalla Beata madre Teresa Michel, desiderano esprimere profondo dolore per la tragedia avvenuta questa mattina, 27 settembre, presso l’Istituto Divina Provvidenza di Alessandria. Il gesto estremo, violento e inspiegabile avvenuto nel nostro giardino ci ha tutte lasciate sgomente e senza parole. Mentre esprimiamo massima vicinanza e le condoglianze più sincere alla famiglia dei deceduti così profondamente colpita, assicuriamo le nostre preghiere di suffragio e, per quanto di nostra competenza, la totale collaborazione alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria affinché si possa fare presto piena luce su questa dolorosa vicenda».
Le indagini continuano, anche se il quadro appare sempre più confermato. Ignoto, almeno per ora, il movente di questo omicidio-suicidio. Dalla Michel abbiamo appreso che, una volta terminati i necessari accertamenti delle forze dell’ordine, sarà ripristinata la normalità dell’accoglienza e la cura alle persone ospitate.
A. V.