La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Abbiamo chiesto a don Gian Paolo Orsini, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, di fare chiarezza su una questione “scottante”: come osservare il precetto di andare a Messa, nei giorni di Natale che si accavallano con la quarta domenica di Avvento? Ecco che cosa ci ha risposto.
Don Gian Paolo, quest’anno il 25 dicembre cade di lunedì. Di conseguenza, il 24 è domenica e il 23 è sabato… La domanda si impone: dobbiamo andare a Messa due volte nel giro di due o tre giorni?
«Eh… (sorride) Premetto che non mi piace tanto parlare di precetto; irriverente come sono spesso, vorrei parafrasare una vecchia pubblicità: “Andare a Messa è (dovrebbe essere) un piacere: se vado solo per il precetto, che piacere è?”. Se uno non vuole andare a Messa due volte nello stesso giorno può andare sabato 23 al pomeriggio per la domenica di Avvento, come per una prefestiva, e poi il 24 sera, oppure il 25 mattino o pomeriggio, per il Natale. Peraltro ognuna delle 4 Messe di Natale (vigilia, notte, aurora e giorno) ha orazioni e letture proprie, quindi un’occasione per accogliere con abbondanza “il Verbo che si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (cfr Gv 1,14)».
Senza contare che il 26 è Santo Stefano.
«Sì, ma Santo Stefano non è festa “di precetto”, tanto è vero che io in quel giorno non ho mai adottato l’orario festivo delle Messe, anche per dare un segnale di discontinuità. Il 26 non è così importante come l’Immacolata o l’Assunzione, ecco (spero che Santo Stefano non si offenda)».
Insomma, in questo periodo il “pago uno e prendo due”…
«… è un ragionamento da contabili del sacro».
Da “contabile del sacro”, ti chiedo: se vado a una sola Messa faccio peccato? Devo confessarmi?
«Dipende dal motivo. Se lavori o sei impossibilitato, allora sei giustificato».
Come usciamo da questi calcoli, umani ma forse un po’ meschini?
«Sarebbe bello dire al Signore: “Ecco, ti dedico un po’ più di tempo”. A Natale celebriamo il mistero di Dio che si fa uomo per noi. Diamogli qualche momento più del solito».
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