Appuntamento il 10 con le figure di Bensi e Girola Gallesio
Prosegue con grande partecipazione il ciclo dei Martedì d’Avvento, organizzato dalla Diocesi di Alessandria in collaborazione con il Centro di Cultura dell’Università Cattolica e il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale. L’iniziativa, che quest’anno ha per titolo “Resistenti per amore”, propone una riflessione sul rapporto tra fede, santità e impegno civile, con uno sguardo particolare alle figure della Resistenza italiana che hanno vissuto la loro lotta come espressione della fede cristiana.
Martedì 3 dicembre, nella parrocchia di San Baudolino (l’Auditorium era transitoriamente indisponibile), si è tenuto il secondo incontro del ciclo, dedicato a una delle figure più significative della Resistenza italiana: Aldo Gastaldi.
Gastaldi, detto “Bisagno”, è stato un giovane partigiano che ha vissuto la sua lotta per la libertà con una forte ispirazione cristiana, facendo della sua fede un motore del suo impegno civile e della sua azione di resistenza. La serata, introdotta dal prof. Renato Balduzzi, ha visto gli interventi di Guido Levi, storico e docente universitario, e di Aldo Gastaldi, nipote di Bisagno, che ha raccontato aneddoti e ricordi legati alla figura familiare, mettendo in luce l’importanza della sua fede nell’affrontare le difficoltà del periodo. Nato nel 1923, Bisagno entrò nelle fila della Resistenza giovanissimo, spinto dal desiderio di combattere contro l’occupazione nazifascista e difendere i valori di giustizia e libertà. La sua attività partigiana si contraddistinse per il coraggio e la fermezza, ma anche per il profondo rispetto per la dignità umana, alimentato dalla sua fede cristiana.
Nel corso della serata, è emerso con chiarezza come il suo impegno non fosse motivato solo da un senso di giustizia sociale, ma da un’autentica vocazione cristiana. La Resistenza, ha sottolineato il professor Guido Levi, per lui non era solo una lotta per la libertà, ma una lotta di coscienza, un modo per vivere la fede nella concretezza del quotidiano, in un contesto di violenza e di morte.
La testimonianza del nipote Aldo Gastaldi ha offerto poi un’ulteriore riflessione sulla dimensione spirituale della Resistenza. Il giovane partigiano, di cui è in corso il processo di beatificazione, infatti, non risparmiò mai la propria vita e i propri ideali pur di seguire la via della giustizia, ispirato dalle beatitudini evangeliche e dal profondo senso di solidarietà cristiana. Particolarmente toccanti le parole profuse da Bisagno nelle molte lettere ai soldati sul fronte, che sempre accompagnava con la sua presenza di fede, con lo spirito di mitezza di “uno che serve”.
La serata è stata conclusa dalla riflessione del Vescovo mons. Guido Gallese, che ha sottolineato la testimonianza “cristallina” del suo conterraneo e il grande interesse e la partecipazione dei presenti, non solo per la ricostruzione storica di Bisagno, ma anche per la profondità spirituale che il suo esempio ancora incarna, invitando tutti “ad imitarne la fede” con coraggio, anche nelle sfide del presente. Il prossimo incontro, che si terrà martedì prossimo 10 dicembre, sarà dedicato a due figure resistenti femminili: l’alessandrina Maria Bensi e la torinese Anna Rosa Girola Gallesio, molto legate al nostro territorio. A parlarne saranno, rispettivamente, la prof. Marta Margotti e il prof. Vittorio Rapetti. Queste due donne, pur non avendo fisicamente impugnato le armi come Bisagno o preso parte a una banda partigiana come Pistoni, hanno combattuto la loro buona battaglia con grande fede, coraggio e determinazione.
La serata del 10 dicembre sarà impreziosita dall’esecuzione, tra il primo e il secondo intervento, di uno dei più noti canti partigiani. “Dalle belle città”, scritto e composto nel marzo del 1944 alla Cascina Grilla, sulle montagne dell’Appennino alessandrino. Il canto sarà eseguito (e in una serata tutta al femminile non potrebbe che essere così) dal gruppo canoro Cor’allievi, nato nel 2023 e composto da ex allieve della scuola media inferiore che, per passione, hanno ricominciato a cantare in coro con la loro professoressa di musica Rita Maria Ferraris.