La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Care lettrici,
cari lettori,
siamo arrivati all’ultimo numero dell’anno, poco prima delle Festività. Troverete diversi spunti per trascorrere un Natale un po’ meno “distratto” da pranzi, cene e regali. Un Natale cristiano non è facile da “apparecchiare”: c’è troppo rumore intorno a noi, troppa fretta. Come ha detto nell’intervista il nostro Vescovo, abbiamo bisogno di un po’ di silenzio. Attenzione, però: non assenza di rumore, ma qualcuno o qualcosa che ci riempia la vita, le giornate, addirittura l’istante. Se abbiamo qualche giorno di vacanza, come intendiamo usarlo? A che cosa daremo il nostro tempo libero? Alla tv, al divano, alla pazza gioia? Personalmente, le Feste natalizie più significative per me non sono mai state scandite da chissà quali faraonici eventi, e nemmeno da riposi ininterrotti. A dire il vero, sono state quelle in cui ho dato del tempo a ciò che riempie l’esistenza. È impressionante vedere che chi vive davvero la fede sa stare davanti alle cose del mondo in un modo pieno, intelligente: insomma, la fede ci è stata data per godere della vita, non per mortificarla o renderla più modesta, più “sobria”, come talvolta predicano certi sacerdoti, anche nostrani, che non hanno mai conosciuto la gioia. Per questo Natale chiedo a Gesù Bambino di concedermi la grazia di non buttare via il tempo inutilmente, di spronarmi a cercare persone liete. Sono proprio loro, e non i discorsi o le strategie pastorali, a testimoniare che Cristo è nato per ognuno di noi, perché fossimo felici, non castrati nelle nostre quattro regolette morali che scambiamo con la fede. Non è mai troppo tardi per ricominciare. Pensiamo a papa Francesco, che ha appena compiuto 88 anni: lui sì che è un uomo lieto, da seguire. E, magari, vediamoci il 24 in Cattedrale alle 10.30: facciamo insieme il cammino giubilare. Per non distrarci.
