Non desideriamo la stessa cosa anche per noi? – L’editoriale di Andrea Antonuccio

Care lettrici,

cari lettori,

apriamo questo numero con la storia di Riccardo e Lorenzo, due ragazzi che ci raccontano come è nata la loro esperienza di “Camminando Insieme”. L’aspetto che ho trovato più interessante sta nel come e nel perché questa nuova realtà ha avuto origine: «Nasce da un viaggio di ritorno da Assisi, esattamente a Pasqua di quasi tre anni fa» spiega Riccardo all’inizio dell’intervista curata da Alessandro Venticinque (la trovate qui). «Io e Lorenzo abbiamo vissuto questa “risurrezione”, facendo esperienza della misericordia, della bontà e di quella bellezza che ha vissuto San Francesco nella sua terra». Questa è la prima parte: l’esperienza di una bellezza misericordiosa, che fa risorgere. Se questo elemento manca, mi permetto di dire, facciamo cose ben poco cristiane. Se va bene, viviamo di “prodotti spirituali” che confezioniamo con la nostra forza (e secondo la nostra misura), illudendoci di essere a posto. E tranquilli. Al contrario, come ci testimoniano Riccardo e Lorenzo, quando incontri Cristo te ne accorgi, eccome: sei invaso dalla gioia. «Tornando, pieni di questa gioia, ci siamo imbattuti in un’amarezza, pensando alla nostra realtà e a quello che vivevamo qui, a casa nostra. Ce la siamo portata dentro per qualche mese e poi, dopo un incontro dalle suore Francescane Angeline di Castelspina, abbiamo deciso di iniziare».

Ecco il secondo punto, impressionante: torni a casa bello carico, ma quella sovrabbondanza che ti ha entusiasmato e ti ha fatto rinascere non la trovi più. Nella quotidianità si affievolisce, fino a spegnersi quasi del tutto. E allora rischi di archiviare la grandezza di quello che hai visto, pensando che sia possibile solo in certi momenti “forti” (aggettivo tremendo… possono esistere davanti a Cristo dei momenti “deboli”?). Ma questi due ragazzi non si sono accontentati di un bel ricordo: dopo un mese, hanno deciso di partire, di seguire e approfondire quell’avvenimento che li aveva resi lieti, di una letizia che non si sarebbero potuti dare da soli.

Cristo lo riconosciamo così: quando ci succede qualcosa che ci fa risorgere e che non avremmo potuto nemmeno immaginare (è questo il punto!). Ed è accaduto, senza ombra di dubbio, a Riccardo e Lorenzo: da quel loro viaggio ad Assisi è passato Cristo, in una maniera inaspettata, e li ha travolti. Non desideriamo la stessa cosa anche per noi?

Andrea Antonuccio – direttore@lavocealessandrina.it

Crediti fotografici: sanfrancescoassisi.org