I Salesiani in festa a San Giuseppe Artigiano

Celebrati anche i 40 anni di don Remigio al Centro Don Bosco

”Fate quello che potete, Dio farà quello che non possiamo fare noi”. Con queste parole cariche di speranza e piene di fiducia riposte nella Provvidenza, Don Bosco concludeva la lettera scritta di proprio pugno e consegnata a tutti i giovani missionari salesiani che per primi partirono per l’Argentina l’11 novembre 1875, in occasione della prima spedizione missionaria salesiana. E la Provvidenza fu particolarmente generosa con i nostri cari Salesiani visto che da allora si sono uniti a quel piccolo gruppo iniziale altri 11.000 confratelli e 3.500 consorelle. 

Oggi i paesi nel mondo che ospitano comunità salesiane sono 136: solo un visionario pragmatico, un’apparente contraddizione in termini, come San Giovanni Bosco avrebbe potuto dar vita a una tale magnifica creatura. Egli diceva: ”Camminate con i piedi per terra e col cuore abitate nel cielo”… e questa natura fortemente spirituale ma al contempo fortemente pratica la si ritrova pulsante anche qui, a casa nostra presso il Centro Don Bosco del Quartiere Cristo in Alessandria. 

La parrocchia San Giuseppe Artigiano ha organizzato nelle giornate di venerdì 31 gennaio, sabato 1 e domenica 2 febbraio una serie di eventi non tanto per festeggiare una doppia ricorrenza (la Solennità di San Giovanni Bosco, che cade proprio il 31 gennaio, e l’anniversario del 150° anno dalla prima missione salesiana nel mondo), ma per avviare un percorso di rinnovamento missionario che possa mantenere sempre vivo quell’entusiasmo che contraddistingue i figli di Don Bosco in tutte le loro missioni. 

In realtà già il 19 dicembre 2024, in collaborazione con l’associazione Sie OdV e in un contesto di unità pastorale, il Centro Don Bosco aveva ospitato la “Cena del grazie” coinvolgendo alcune delle comunità straniere che popolano il quartiere Cristo e che da anni hanno intessuto con i volontari Sie un rapporto di amicizia e di dialogo. Un’occasione questa non di restituzione per i servizi ricevuti dalle diverse realtà caritatevoli del territorio, non quindi un servizio verticale ma un segnale di un reciproco dono attraverso l’incontro e la conoscenza; occasioni queste particolarmente care a don Mauro Mergola, direttore del Centro Don Bosco alessandrino: condividere infatti significa conoscersi creando ponti di amicizia e fratellanza tra i popoli, il migliore antidoto al mondo contro il razzismo, l’indifferenza e i conflitti. 

Dopo l’incontro con monsignor Guido Gallese, Vescovo di Alessandria, e i parroci della Diocesi tenutosi venerdì 31 gennaio, sabato 1° febbraio si è tenuto presso la parrocchia San Giuseppe Artigiano un evento di riflessione sull’attualità del carisma di Don Bosco e la nascita dell’attività missionaria salesiana. Evento, questo, organizzato a cura del Centro Don Bosco e dell’unità pastorale Cristo in collaborazione con l’associazione Sie OdV, la Compagnia Teatrale Stregatti e l’Associazione Gromada della Comunità Ucraina di Alessandria. Durante la serata si sono alternati canti e musiche del coro parrocchiale guidato dal maestro Guido Astori, letture da “Il sassolino di Don Bosco” a cura del gruppo di lettura scenica del Centro Don Bosco; a seguire, canti popolari proposti dall’associazione Gromada della Comunità ucraina di Alessandria con la speciale partecipazione della soprano Olga Dyadiv; la Compagnia teatrale Stregatti ha portato in scena alcune letture esperienziali e poetiche a cura di “Il Circolo delle donne”, progetto di teatro sociale nell’ambito del progetto “Il Recupero dell’Anima” ideato dai volontari di Sie OdV in collaborazione con Cissaca. 

La giornata di domenica invece è iniziata in mattinata con la celebrazione eucaristica concelebrata dal nostro Vescovo monsignor Guido Gallese; durante la sua omelia, incentrata sulla figura di San Giovanni Bosco, sua Eccellenza ci interroga, come è solito fare, con riflessioni stimolanti: “Cosa vuole in fondo Dio da noi? Che lo amiamo come Egli ama noi”; e chi meglio di un bimbo è capace di quell’amore totalizzante, scevro da ogni ragionamento e sovrastruttura, proprio quei bimbi a cui Don Bosco ha donato tutta la sua vita luminosa. La giornata è poi continuata tra giochi e canti presso l’oratorio dove l’associazione Asap (Associazione senegalesi Alessandria e provincia) ha regalato momenti di gioia con canti e balli popolari, unendosi poi al pranzo condiviso; accorciare le distanze in fondo è proprio l’invito che ci fa papa Francesco quale segnale di “vicinanza cristiana”. L’occasione è stata anche propizia per festeggiare i 40 anni di servizio di don Remigio Bertapelle presso il Centro Don Bosco e la parrocchia San Giuseppe Artigiano: il Vescovo Gallese ha espresso la sua gratitudine per il suo operato infaticabile così come la municipalità nella persona del vice sindaco Barosini. 

La fratellanza spalanca il cuore dei giovani, dicono i Salesiani, e qui questo motto si respira ogni giorno.

M.M

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