Una medaglia speciale per gli 850 anni della Diocesi

Realizzata dal maestro Cerino Badone

Mercoledì 12 marzo è stata presentata la medaglia celebrativa degli 850 anni dalla fondazione della Diocesi di Alessandria. «Per noi gli 850 anni sono veramente un momento di grande gioia e di grande festa, che si sta rivelando sempre più prezioso e sempre più motivante. Lo dico prima di tutto per me, perché tutte queste attività mi stanno facendo apprezzare sempre di più la gioia dell’erezione della nostra Diocesi di Alessandria e questa vicinanza al popolo di Dio che qui risiede. E poi lo vedo anche negli occhi, negli sguardi, nelle parole delle persone che ritrovano pezzi di storia, senso nella vita, apprezzamento per quella che è la nostra Chiesa. In questo contesto, vogliamo presentare queste medaglie che rappresentano la nostra storia passata e presente. Sono il frutto di un prezioso lavoro e verranno date come segno di affetto e vicinanza nel corso del Giubileo e in alcune occasioni particolari. Sono molto grato a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di queste medaglie» ha spiegato monsignor Guido Gallese, vescovo di Alessandria.

Stampata in 300 pezzi e realizzata in bronzo argentato, la medaglia viene illustrata nel suo significato dal professor Luciano Orsini, delegato vescovile per i Beni culturali diocesani: «Per questi 850 anni di storia della nostra Diocesi, abbiamo prodotto una medaglia perché accompagnasse nel tempo a venire l’evento che si celebra: il tempo passato, il tempo presente, ma anche e soprattutto il tempo futuro. Si tratta di un evento straordinario, non soltanto per noi, ma anche per tutti coloro che, attraverso le strade della Diocesi, sono passati e, soprattutto, per coloro che verranno negli anni futuri». Allora, che cosa rappresenta la medaglia? «Essa rappresenta le due facciate della Cattedrale: quella attuale e quella originale, addirittura precedente la fondazione della Diocesi, che è rimasta tale fino al 1803. La memoria antica, la memoria attuale e la memoria futura. La nostra Cattedrale è il Tempio diocesano dove il Vescovo insegna nella sua funzione di pastore della Diocesi e dove il popolo di Dio si riunisce ogni volta che il suo pastore celebra, ma soprattutto in particolari momenti dell’anno liturgico, come la solennità della Madonna della Salve» conclude Orsini.

A realizzare questa opera è stato il maestro Luigi Cerino Badone, che da oltre 50 anni esprime la sua arte: «È sempre un onore, un pregio fare questo lavoro. Ma è il risultato a gratificarmi più di tutto. La difficoltà non è neanche nella tecnica, ma nel concetto, nella spiritualità che c’è dietro un’opera di questo genere». Molti i lavori preziosi realizzati dal maestro in questi anni: «Su tutti, ho a cuore il corredo delle insegne pontificali donato a San Giovanni Paolo II. E poi un reliquiario che ho fatto per la beata madre Pierina De Micheli: è stato un lavoro lungo, ma mi ha dato molta soddisfazione. Infine, un altro reliquiario con il guanto di Padre Pio, che si trova in un santuario nel Biellese». Da ultimo, un sogno nel cassetto: «Sto realizzando un ostensorio rappresentativo dell’esplosione della vita e del mondo, dall’inizio alla fine della nostra storia. Ci tengo molto: mi impegnerà per diversi anni, ma spero di poterlo portare a termine».

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