Care lettrici,
cari lettori,
Habemus Papam! È Robert Francis Prevost, Leone XIV, primo Pontefice statunitense. Noi ve lo raccontiamo nel Paginone di questa settimana, da pagina 7 a pagina 10. Ne abbiamo parlato anche con il nostro Vescovo, che nell’intervista che gli abbiamo fatto oltre a un affondo ha tracciato un bilancio delle celebrazioni per la Madonna della Salve.
La processione del sabato sera, il 3 maggio, è stata molto partecipata. La nostra Clementissima Patrona è stata accolta in un clima di rispetto e di attenzione che non vedevo da diversi anni: era una luce vera a cui guardare in una serata, come quella del sabato, tradizionalmente legata al divertimento, alla spensieratezza, alla distrazione.
Mentre giravo per le vie cercando di riprendere alcuni momenti della processione, con la coda dell’occhio osservavo i ragazzi e le ragazze che di certo non erano lì per Lei. Entravano e uscivano dai locali, o semplicemente gironzolavano con gli amici in attesa di andare da qualche parte. Scomposti, esagerati nei gesti e nelle espressioni verbali: sembravano dei manichini colpiti improvvisamente da scariche elettriche casuali. Li guardavo con struggimento, questi volti ancora ingenui ma già segnati dal dovere dello sballo a tutti i costi, “perché è sabato sera”. Sono tornato ai miei 15-16 anni, quando anch’io attendevo il sabato sera con il desiderio grande, sconfinato, di essere felice. E mi scontravo con una realtà che cominciava a essere quella dei cosiddetti “adulti”: cinica, a volte spietata e comunque poco incline a perdere tempo con le domande di significato che mi invadevano e non trovavano soddisfazione in quelle serate senza uno scopo (se non quello di fare nottata, chissà dove, chissà con chi). Sabato, mentre la Madonna attraversava la città accompagnata dalla preghiera dei pellegrini, pensavo a queste cose… Che destino avranno questi ragazzi, che si atteggiano a “grandi uomini” senza esserlo?
E quale amore conosceranno nella vita certe coetanee di Maria, già truccatissime, fasciate nei loro completini luccicanti? La Salve le avrà notate sicuramente, queste creature, e si sarà commossa. ChiediamoLe allora di non perderne nemmeno una, affinché si ridesti nel loro cuore e nella loro mente il desiderio di qualcosa di bello e di vero. Qualcosa che regga e vada oltre l’effimera (e insoddisfacente) fiammata di un sabato sera passato a dimenticare ciò di cui, e per cui, siamo fatti.
Andrea Antonuccio – direttore@lavocealessandrina.it