A Torino dal 9 al 12 ottobre: Festival della Missione 2025

Il Piemonte si prepara ad accogliere un appuntamento internazionale

Il Piemonte si appresta a diventare il palcoscenico di un evento di risonanza internazionale: l’edizione 2025 (9-12 ottobre) del Festival della Missione, un appuntamento dove il mondo si incontra. 

Un PreFestival che accende i riflettori

L’attesa per l’evento inizierà già a settembre, con un ricco PreFestival che aprirà le porte a un percorso di avvicinamento attraverso mostre e incontri. L’inaugurazione ufficiale è fissata per il 19 settembre, con un dialogo di alto profilo tra il cardinale Matteo Zuppi e il geopolitico Dario Fabbri. Saranno due tappe significative a seguire: una dedicata alla complessa situazione di Haiti il 26 settembre e un’altra al quartiere palermitano di Brancaccio il 3 ottobre, che troverà spazio nella suggestiva cornice della Consolata.

Il cuore pulsante del Festival sarà San Filippo Neri (a pochi passi da piazza san Carlo), che ospiterà la maggior parte degli eventi: dagli incontri con ospiti internazionali alle tavole rotonde, dalle mostre ai momenti spirituali, fino alle attività pensate per tutte le età. San Filippo Neri diventerà un vero e proprio hub, con Casa Missione, la sala stampa e la mostra sulla pace, curata dal Centro Studi Sereno Regis e arricchita dalle illustrazioni di Mauro Biani. Un maxischermo esterno garantirà la fruizione degli eventi anche a un pubblico più ampio.

Accanto a San Filippo, altri luoghi emblematici di Torino si animeranno: la chiesa di San Lorenzo (piazza Castello) ospiterà momenti di spiritualità, mentre l’ex Seminario – Facoltà Teologica (via XX Settembre) sarà dedicato a presentazioni di libri, proiezioni di film e documentari. Le strade della città stessa si trasformeranno in una galleria a cielo aperto, con le immagini della mostra su Brancaccio, realizzata dal fotografo Francesco Faraci.

Dalle periferie al mondo: le giornate clou del Festival

Il via ufficiale del Festival sarà giovedì 9 ottobre, con una giornata dedicata alle periferie e ai “volti prossimi” che le abitano. Un toccante pellegrinaggio laico partirà dalle periferie torinesi per raggiungere il cuore della città, coinvolgendo realtà territoriali come i Salesiani, il Sermig, il Gruppo Abele, la Pastorale Migrantes e i missionari della Consolata. Sarà un gesto simbolico ma concreto per riportare le periferie al centro dell’attenzione. Tra gli ospiti della serata, il teologo portoghese padre Adelino Ascenso e l’attrice Alida Tarallo, con uno spettacolo ispirato ai santi torinesi.

Venerdì 10 ottobre sarà la giornata dei grandi temi globali. Il panel “Le vite che nessuno vede” vedrà la partecipazione della giornalista di Internazionale Francesca Sibani e di Jétry Dumont, cofondatore del media indipendente haitiano AyiboPost. Si discuterà di economia giusta e sostenibile con Gael Giraud e Jeffrey Sachs, in un confronto aperto sull’ingiustizia strutturale del debito globale e sulle alternative, con particolare attenzione alla campagna “Cambiare la rotta” sul debito internazionale. La giornata si concluderà con un concerto di musica sacra del soprano Monica Marziota, preceduto da un incontro spirituale tra monsignor Derio Olivero (vescovo di Pinerolo) e padre Daniele Mazza.

Sabato 11 ottobre sarà una giornata all’insegna della testimonianza e della resilienza. La mattina sarà dedicata alla storia di Diane Foley, madre del giornalista James Foley, ucciso dall’Isis nel 2014, che condividerà la sua scelta di perdono. Nel pomeriggio, Piazza Castello ospiterà un grande evento con musica e testimonianze d’eccezione: Kim Aris, figlio della Nobel Aung San Suu Kyi, e Taghi, Ali e Kiana Rahmani, marito e figli di Narges Mohammadi, anche lei Premio Nobel per la Pace.

Il Festival si concluderà domenica 12 ottobre con un nuovo momento spirituale guidato da Antonietta Potente, seguito da un incontro sull’arte di sperare. La Santa Messa presieduta dal Cardinale  Roberto Repole (arcivescovo di Torino)  chiuderà ufficialmente l’edizione 2025.

Un Festival per tutti: dai dibattiti alle attività per i più giovani

In parallelo agli eventi principali, ogni giorno sarà possibile seguire la rassegna stampa di “Missio Today” per guardare il mondo da un’altra angolatura. La Facoltà Teologica ospiterà incontri culturali, proiezioni e presentazioni. Sono previste anche visite mattutine a realtà significative della città come Sermig, Cottolengo, Opera Pia Barolo e Valdocco.

Una particolare attenzione sarà rivolta ai più piccoli, protagonisti attivi del Festival. L’organizzazione ha pensato a un programma curato e capace di parlare ai bambini e ai ragazzi dai 0 ai 18 anni, con linguaggi, spazi e tempi adeguati. Durante le mattinate di sabato e domenica, San Filippo Neri e gli spazi di Casa Missione ospiteranno spettacoli di magia, l’albero delle storie animate, laboratori artistici, musicali e spazi di ascolto e creatività. Per i ragazzi delle superiori, sono previste attività itineranti tra i luoghi di pace di Torino con visite guidate.

Infine, Casa Missione sarà un luogo di accoglienza aperto a tutti, un punto di riferimento per chi viene da lontano, per una pausa caffè o per i genitori con bambini. Sarà un luogo dove incontrare missionari e conoscere nuove storie, rafforzando il senso di comunità e condivisione che il Festival intende promuovere. Il Piemonte, dunque, si prepara ad accogliere un evento che promette di essere un faro di speranza e un’occasione preziosa per riflettere sul nostro presente e costruire un futuro migliore.

(Fonte: agdnotizie.it)

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