Ma in fondo che cos’è la vita eterna? – L’editoriale di Andrea Antonuccio

Care lettrici,

cari lettori,

apriamo questo numero di Voce con l’intervista a don Mauro Mergola, responsabile della pastorale giovanile diocesana, che ci ha raccontato le sue visite ai nostri centri estivi. Lì ha incontrato tanti ragazzi, insieme con gli animatori che li hanno seguiti e accompagnati. Si è delineato un panorama interessante, con diversi spunti di riflessione pastorale che don Mauro ha individuato e analizzato con chiarezza. Senza dimenticare che la proposta cristiana non è innanzitutto, e principalmente, una questione organizzativa (del tipo “facciamo questo, organizziamo quello, chiamiamo quell’altro…”) ma una promessa di vita piena. Lo ha spiegato bene don Mauro in questo passaggio: «I giovani vanno là dove trovano persone che hanno a cuore la loro gioia e sanno generare in loro il desiderio di sentirsi apprezzati e chiamati a qualcosa di importante». Da scolpire all’ingresso delle nostre parrocchie…

Nel Paginone troverete invece un approfondimento curato dalla nostra Zelia Pastore su come affrontare le temperature torride di questo periodo, con una particolare attenzione a bimbi e anziani. Vi consiglio di leggerlo con attenzione e di “estrarlo” dal settimanale per appenderlo in casa (sul frigo, magari?).

Vi segnalo anche, in prima pagina, le parole del Santo Padre Leone XIV, pronunciate domenica scorsa durante l’Angelus dalla residenza estiva di Castel Gandolfo, in provincia di Roma. Qui il Papa si è confrontato con un tema forte della nostra fede, quello della vita eterna. «Per vivere in eterno non occorre ingannare la morte, ma servire la vita, cioè prendersi cura dell’esistenza degli altri nel tempo che condividiamo» ha detto Leone XIV, citando l’inizio del Vangelo di quella domenica: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?».

Questo affondo mi ha particolarmente colpito: che cosa devo fare per ereditare la vita eterna? E che cos’è la “vita eterna” per me, oggi? Ho fatto questa domanda a chi è con me in redazione: abbiamo provato a dare una risposta, anche se con un certo imbarazzo… Il punto è veramente cruciale, non soltanto per l’aldilà, per il Paradiso (sinonimo di “vita eterna”); ma perché la nostra esistenza sia davvero felice, piena di eterno, qui e ora. Chi di noi ha vissuto, e vive, quella pienezza di vita che Cristo ci ha promesso? Ce lo siamo mai chiesti? E qualcuno, anche dal pulpito, ce lo ha mai testimoniato?

Andrea Antonucciodirettore@lavocealessandrina.it

 

 

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