«Un santo “normale”, vicino a ognuno di noi, estremamente attuale»
Il giovane santo piemontese viene a trovarci ad Alessandria: dal 16 al 23 novembre, nella chiesa Nostra Signora del Carmine (via Guasco 11), tutta la comunità diocesana è invitata alla mostra “Conosci Pier Giorgio Frassati”. Si tratta di un’opportunità promossa dall’Azione Cattolica Alessandria insieme con la Diocesi e con la collaborazione della San Vincenzo e del Terz’Ordine Domenicano, per scoprire quanto la testimonianza di San Pier Giorgio Frassati sia attuale e possa guidarci anche oggi nel camminare “verso l’alto”, un’espressione a lui cara. Queste le date da appuntarsi: domenica 16 novembre alle ore 16 ci sarà l’incontro introduttivo in cui interverranno Roberto Falciola (vicepostulatore della causa di canonizzazione di Frassati) e il nostro Vescovo Guido.
Dal 17 al 23 novembre c’è la possibilità di visitare liberamente la mostra, mentre l’incontro di preghiera conclusivo è fissato per il 23 novembre sempre alle ore 16.
Abbiamo chiesto a Stefania Ponzano, presidente diocesana dell’Azione Cattolica, di raccontarci di più di questa mostra e perché vale davvero la pena andare a visitarla.
Chi ha pensato questa mostra?
«La mostra è stata realizzata dall’Azione Cattolica italiana in collaborazione con l’Associazione diocesana di Torino in occasione del centenario della sua morte, che ricorreva lo scorso 4 luglio e soprattutto in vista della sua canonizzazione, avvenuta il 7 settembre scorso all’interno delle celebrazioni di questo Anno Giubilare. Come Consiglio Diocesano, appena siamo venuti a conoscenza del fatto che la mostra poteva essere ospitata da parrocchie e associazioni, abbiamo deciso di cogliere quest’opportunità di avvicinare e far scoprire a ragazzi, giovani e adulti la figura di San Pier Giorgio Frassati. A inizio anno abbiamo preso contatti con il centro diocesano dell’Azione Cattolica di Torino e abbiamo prenotato la mostra».
Come è organizzata, che cosa si troveranno davanti i visitatori?
«La mostra è composta da 11 roll-up, ciascuno con due pannelli, uno per lato. Ogni pannello affronta un tema specifico della vita di Pier Giorgio Frassati: si parte da alcune note biografiche per poi entrare nei diversi ambiti in cui si è speso come giovane cristiano».
Chi desidera visitarla, come singolo o gruppo, come può organizzarsi?
«La mostra sarà visitabile liberamente dal 17 al 23 novembre, negli orari di apertura della chiesa di Nostra Signora del Carmine, in via Guasco 11.
Gli orari sono i seguenti: tutti i giorni dalle 8.30 alle 12 e dalle 16 alle 18 (al sabato fino alle 19), mentre la domenica dalle 10.30 alle 12.30. Per le classi scolastiche e per i gruppi parrocchiali, sia di ragazzi che di adulti, è possibile prenotare una visita guidata, anche in orario serale, scrivendo entro martedì 11 novembre a questo indirizzo mail acalessandria@gmail.com».
Perché vale la pena vederla?
«Abbiamo voluto arricchire la mostra con pannelli, cartelloni e piccole attività interattive, così da renderla più coinvolgente, anche per i giovani. Ogni pannello offre una breve spiegazione del tema, accompagnata da immagini, fotografie e frasi tratte dagli scritti di Pier Giorgio. Vale la pena vederla perché ha questo aspetto “dinamico” e perché è davvero un modo di conoscerlo da vicino. Passando in mezzo alle foto e agli scritti proposti, si ha la sensazione di entrare davvero nella sua vita: è un’esperienza viva, concreta, non solo spirituale. Va visitata perché la mostra riesce a far emergere una santità vissuta nella quotidianità, non nei gesti eclatanti o inarrivabili, ma nella coerenza, nella semplicità e nella gioia. Anche chi lo conosce già avrà sicuramente l’occasione di imparare qualcosa di nuovo, come è capitato a me: grazie ai testi contenuti in questi pannelli ho scoperto di lui sfumature nuove».
Chi è per te Pier Giorgio Frassati?
«Credo fermamente che sia un santo “normale”, vicino a ciascuno di noi, ma soprattutto lo sento estremamente attuale, nonostante sia vissuto più di cento anni fa. Era un giovane come tanti, con passioni vive: amava la montagna, stare con gli amici, le sfide, la libertà. Una delle sue espressioni più conosciute era “verso l’alto”, dove l’alto sta a indicare sia il suo amore per la montagna che quello per il Signore, entrambi più “in alto” rispetto a noi (sorride). Nel nostro campo di fine agosto a Torgnon con i ragazzi e gli adulti, “GiornInsieme”, abbiamo voluto utilizzarla nello slogan “verso l’alto e verso l’altro” aggiungendo alla frase di Frassati anche il riferimento all’altro, inteso come i fratelli. Di lui mi colpisce l’equilibrio tra fede e azione: pregava con intensità, ma allo stesso tempo sapeva stare in mezzo alla gente, difendeva i poveri, si impegnava socialmente».
Che cosa in particolare ti ha colpito di questo giovane santo?
«Sicuramente la sua umanità sincera e contagiosa e la sua capacità di unire leggerezza e profondità: ridere con gli amici e, nello stesso tempo, donarsi completamente agli altri. Grazie a questa mostra ho imparato una cosa di lui che non conoscevo: è stato uno studente non esattamente “brillante”, ma aveva scelto studi universitari mirati ad aiutare i lavoratori più sfruttati e meno tutelati dell’epoca. Ha studiato ingegneria mineraria proprio per essere vicino ai minatori che all’epoca erano veramente sfruttati e lavoravano in condizioni durissime. Su uno dei pannelli si legge la frase “studiare per servire”: una lezione preziosa che sento molto mia. Questa frase mi ha particolarmente colpito perché è un po’ quello che cerco di mettere in pratica nel mio lavoro tutti i giorni: lavoro in una farmacia e cerco di mettere a disposizione degli altri le mie competenze, per aiutare chi si trova in difficoltà. Quando una persona mi dice: “Mi hai aiutato, mi hai risolto un problema”, provo una grande gioia, perché sento di aver fatto qualcosa di buono: un piccolo segno di quella stessa carità concreta che ha animato la vita di Pier Giorgio».
La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
