Sabato 2 Dicembre 2017

Dal libro dell’Apocalisse – Ap 5,1-10
E vidi, nella mano destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: “Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?”. Ma nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra, era in grado di aprire il libro e di guardarlo. Io piangevo molto, perché non fu trovato nessuno degno di aprire il libro e di guardarlo. Uno degli anziani mi disse: “Non piangere; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli”. Poi vidi, in mezzo al trono, circondato dai quattro esseri viventi e dagli anziani, un Agnello, in piedi, come immolato; aveva sette corna e sette occhi, i quali sono i sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi, e cantavano un canto nuovo: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue, uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e hai fatto di loro, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terra”.

Commento del vescovo

La nostra novena si conclude con l’Apocalisse: è una visione molto bella nella quale Cristo, l’agnello immolato che sta ritto in piedi (assurdo!), viene visto da San Giovanni in mezzo al trono. Ora, sul trono sta Colui che ha in mano il libro sigillato. Sono due nello stesso posto: assurdo. L’agnello giunge e prende il libro. Era in mezzo al trono ma giunge: assurdo. Attraverso queste immagini assurde l’evangelista vuole sfiorare i due principali misteri della fede, quello dell’unico Dio in diverse persone e quello della morte e risurrezione del Signore. Mi è sempre piaciuta questa visione in cui è come se tutto l’universo fosse in attesa dell’arrivo di Cristo: l’unico in grado di dare una spiegazione al mistero della vita. Quando l’agnello prende in mano il libro con i sigilli si scatena la gioia, il tripudio e la lode universale. Sono immagini escatologiche della comunione, la quale ha al suo centro l’agnello di Dio (colui che rivela il mistero di Dio e della vita) ed è partecipazione alla gioia del Signore morto e risorto. Chiediamo al Signore di tendere anche noi a questa gioia che ci verrà donata vivendo già da oggi, nel cammino terreno, una sincera e lieta comunione.

Preghiera

Dio, Padre di misericordia, donaci lo Spirito dell’amore, lo Spirito del tuo Figlio.

Fa’ che la Chiesa Alessandrina si rinnovi nella luce del Vangelo. Rafforza il vincolo dell’unità fra i laici e i presbiteri, fra i presbiteri e il nostro Vescovo Guido, fra i Vescovi e il nostro Papa Francesco; in un mondo lacerato da discordie la tua Chiesa risplenda segno profetico di unità e di pace.

Padre nostro, Ave o Maria, Gloria al Padre

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