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Gianni Ivaldi – Le dichiarazioni del candidato all’incontro “Il nostro Sindaco”

Cosa direbbe a un giovane che vuole lasciare Alessandria?

Vivere ad Alessandria, oggi, non offre opportunità ai giovani. Offre poche opportunità dal punto di vista culturale. Alessandria ha l’università ma non è una città universitaria. Non ha campus e servizi per gli studenti. In termini di trasporto, decoro e sicurezza Alessandria non ha certi servizi che le città universitarie hanno. Penso che bisogna fare una forte alleanza tra chi governa la città e l’università: essa va coinvolta in ogni pensiero perché è un’istituzione fondamentale. Bisogna tenere in considerazione il mondo del lavoro e io penso che l’amministrazione possa creare le condizioni per inserire i giovani nel mondo del lavoro. Il Comune ha un patrimonio molto grande, terreni non utilizzati e bisogna metterli a disposizione.

Cosa direbbe ad un giovane che vota per la prima volta?

I giovani devono fare una scelta consapevole. La politica ha bisogno di loro. La politica oggi vive di passioni tristi. I partiti sono sempre più piccoli. La politica ha bisogno di freschezza, di passioni giovani, di progettualità.

Come favorire la partecipazione?

La partecipazione è fondamentale se si vuole governare la città. Non si può governare la città senza la gente. Bisogna ricostruire i rapporti con le persone e il territorio. Bisogna favorire momenti di confronto con i cittadini e con tutti i soggetti che operano sul territorio. Per esempio, con le parrocchie, che svolgono un ruolo importante dal punto di vista spirituale, ma anche dal punto di vista culturale e sociale: possono essere coinvolte tantissimo su tutti i temi, anche per il fatto di essere sensori della povertà.

Che cos’è la libertà di espressione?

La libertà è un valore enorme e trova solo due limiti: il primo è che la libertà di una persona finisce quando inizia quella di un’altra persona e il secondo è il rispetto delle regole. L’amministrazione locale può promuovere politiche per consentire a donne che vogliono abortire l’opportunità di poter invece portare avanti una gravidanza ma la cosa essenziale è fare informazione. La legge 194 va promossa soprattutto per la parte che riguarda la prevenzione, l’informazione e l’accompagnamento delle persone.

Domande dal pubblico

Al termine dell’incontro “Il nostro Sindaco”, gli intervenuti hanno potuto scrivere alcune domande da porre ai candidati. Vista l’intensità della serata non è stato possibile rispondere in diretta, abbiamo quindi raccolto tutte le domande e ne abbiamo selezionate tre, che abbiamo girato ai candidati, chiedendo loro di essere il più sintetici possibile. Non tutti i candidati hanno inviato le loro risposte. Ecco le domande selezionate:

Qual’è la sua posizione nei confronti dei migranti che vivono nella nostra città?

Credo nella cultura delle differenze come valore e del confronto che crea dialogo e ricchezza, conosco per lavoro molti migranti che vivono ad Alessandria, ho sempre avuto esperienze positive. La questione, però, deve essere gestita e qui non lo è. L’accoglienza si costruisce con percorsi di integrazione nel rispetto delle regole, non tollerando situazioni come quella di piazzale Berlinguer di fronte all’ospedale con parcheggiatori abusivi.

Come pensa di salvaguardare la famiglia nelle attività educative e scolastiche in cui viene relativizzata l’identità maschile e femminile?

Desideriamo costruire e sostenere con politiche concrete le famiglie. Studiamo un sistema delle tariffe che abbia criteri di equità, progressività e di coinvolgimento dei soggetti interessati. Definiamo criteri di accesso ai servizi e regolamenti più attenti ai carichi e alle responsabilità familiari, promuoviamo politiche di conciliazione lavoro/famiglia.

Che iniziative prenderà per combattere il degrado e la delinquenza?

Puntiamo sulla necessità di ricostruire una città decorosa, investendo sulle relazioni, socialità e civismo, sulla qualità urbana, sulla vivibilità, animazione e sul presidio da parte della polizia municipale, oggi inesistente, negli spazi pubblici ad iniziare dai giardini della stazione e dalle tante piazze anonime e vuote di Alessandria.

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