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Il contrappello – Miglio e Desana due grandi del vino.

Nell’articolo di Avvenire pubblicato mercoledì ho parlato di due grandi uomini del vino nati nel 1918: Gianfranco Miglio, politologo e per me preside della Facoltà di Scienze Politiche all’Università Cattolica, nato l’11 gennaio, e Paolo Desana, il padre delle Doc, il 13 gennaio. Il primo è stato il controrelatore della mia tesi di laurea sul mercato del vino in Italia nel 1985, il secondo lo conobbi al tempo dello scandalo del vino al metanolo, quando si voleva far diventare Doc il numero più alto possibile di vini. La legge sulle Doc, impostata sul modello francese, ha portato a imitazioni e litigi e ora, dopo 50 anni, le Doc si sono moltiplicate e complicate. Così, accanto ad alcune Doc sconosciute, ce ne sono altre difficilmente collocabili in una regione e poi ci sono i brand aziendali, che spesso hanno prevalso. Occorrerebbe salvare la distinzione dentro un’etichetta riconoscibile. Avrei desiderato mettere insieme quei due uomini del 1918, italiani emersi da un Dopoguerra e pronti a progettare e costruire. Non potendolo fare, non resta che rileggere i loro atti, o andare a Casale, il 13 gennaio, al convegno dedicato al padre della Doc. Perché i padri hanno sempre qualcosa da insegnare.

Paolo Massobrio

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