APOSTOLE DEL SACRO CUORE DI GESÙ
Una Madre Clelia luminosa
Giovedì 30 maggio le Apostole di Casa Madre hanno goduto un’ora particolarmente bella, e molto ricca dal punto di vista spirituale. Sì, perché il Diacono Prof. Luciano Orsini, col suo stile accattivante, le ha intrattenute, quasi estasiate, nel presentare con vera “passione” una Beata Madre Clelia luminosa. Ci ha illustrato alcuni suoi segreti, forse non ben scoperti prima, facendola ammirare in un modo nuovo. Aprendo l’incontro con la lettura della Parola di Dio, ha subito evidenziato quanto Madre Clelia l’avesse incarnata nella sua vita, esortando, quindi, noi figlie, a imitarla, pur avendo gambe, mani, voci tremolanti, per continuare in noi la sua vita. Il seme del dolore è stato gettato presto nel cuore di Clelia con la morte della mamma (dono insuperabile); questo dolore l’ha portata a maturare la sua donazione completa a Dio.
Il Professore l’ha poi paragonata ad una regina, la cui corona è stata la carità, il suo scettro l’accoglienza, i suoi preferiti i poveri. E così l’ha identificata nelle Beatitudini evangeliche. Clelia non è stata una ingenua; ha avuto e agito con la sapienza del cuore, soprattutto quando si è messa da parte, lasciando andare avanti gli altri. Con la sua umiltà, ha cambiato il tutto del mondo in niente. Ha scelto il nome di Apostola perché intendeva dedicarsi completamente a Dio. Ha scelto la porta “stretta”, cioè la ferita del Cuore di Cristo, per passarvi, attraverso la sofferenza, e giungere alla salvezza, alla santità. Siamo rimaste sorprese e stupite nel sentire che Madre Clelia sapeva investire. Ma ha subito chiarito che investiva nelle Banche di Dio, che sono le mani dei poveri. Clelia ha convertito tanti perché prima ha convertito se stessa. Non convertiva predicando, ma molte volte tacendo. Un silenzio di martirio. Il grido che tante volte avrà pronunciato è il “Perdona loro…”. A questo punto ci ha fatto riflettere l’invito del Relatore: nel pregare Padre nostro, sostare un momento alle parole “… rimetti a noi come…”. Innamorata dell’Eucaristia, Clelia visse l’obbedienza incondizionata alla Chiesa e divenne un’autentica amica di Cristo, fino a testimoniarci con la vita che “la misura dell’ amore è amare senza misura”. Grazie, Professore! Che la Beata Clelia la benedica “con cento cuori”.
Le Apostole della Casa Madre di Alessandria